Io sono napoletano, e ti porto a scoprirla come la conosciamo noi: con gli occhi e col cuore.
Napoli è una di quelle città che devi cominciare a vivere prima ancora di arrivarci. Napoli è una città che offre tanto, ma veramente tanto e non si può pensare di venire a Napoli senza essersi informati, aver letto, deciso, programmato e prenotato.
Napoli è una di quelle città che all'impatto della prima volta o ami o odii, ma se l' affronti sapendo i perchè e i per come, le origini, la storia, la cultura e sopratutto la filosofia, allora te ne innamorerai di un Amore che sarà per sempre!
Già pronunziare il suo nome evoca il profumo del mare, ma anche il vociare dei vicoli, il calore della gente, la storia pluri millenaria, gli odori del suo street food.
Già pronunziare il suo nome evoca il profumo del mare, ma anche il vociare dei vicoli, il calore della gente, la storia pluri millenaria, gli odori del suo street food.
Napoli, così vivace e moderna, è una città delle più antiche d’Europa e che data la sua storia offre troppo per non conoscerla profondamente. Per questo, prima di invitarti viverla di persona, noi di MeTour.it, Napoletani ed amanti della nostra città, vogliamo regalarti, qualche pillola di conoscenza, così che potrai iniziare il tuo Viaggio a Napoli già da casa tua:
Benvenuto a Napoli, dove ogni quartiere ha un’anima e ogni angolo una leggenda.
I quartieri e i loro nomi: storie di vita, miracoli e mare
A napoli ogni passo, ogni cosa, ogni angolo, ogni parola del dialetto o piatto è un tuffo nella storia. Qui anche i nomi dei quartieri ha un perchè ed una storia da raccontare. Prendiamo Posillipo, che viene dal greco pausílypon, “che fa cessare il dolore” a causa della bellezza del suo panorama. Qui, al tempo dei Romani, il ricco Patrizio a Publio Vedio Pollione, costruì la sua lussuosa villa sul promontorio, fece letteralemnete scavare nel tufo della collina, con una grandiosa opera ingegneristica, a lunghissima galleria "Grotta di Seiano", che gli permetteva da casa di raggiungere comodamente il mare.
Poi c’è la Sanità, nata come “Valle Sanitatis”, una campagna verde e salubre. Qui si respirava aria buona e sgorgavano sorgenti d’acqua limpida.
Ma è anche il quartiere dei miracoli, dove le catacombe di San Gaudioso e San Gennaro raccontano una fede antica e popolare, viva come il mercato del rione oggi. Ogni napoletano lo sa: la Sanità è un cuore che batte sottoterra e in superficie allo stesso tempo.
Ma è anche il quartiere dei miracoli, dove le catacombe di San Gaudioso e San Gennaro raccontano una fede antica e popolare, viva come il mercato del rione oggi. Ogni napoletano lo sa: la Sanità è un cuore che batte sottoterra e in superficie allo stesso tempo.
E Spaccanapoli? È il decumano inferiore dell'antica città greca di Neapolisl, che come una linea taglia in due il centro antico, disegnando un corridoio di storia viva che attraversa duemila anni di vita. Camminarci è come sfogliare un libro aperto: tra botteghe di artigiani, chiese barocche e profumi di sfogliatelle appena sfornate.
La città dalle cinquecento cupole
Sai che Napoli è chiamata la “città delle cinquecento cupole”?
In realtà, di chiese ce ne sono quasi un migliaio: un intreccio di fede, arte e architettura unico al mondo.
Dal Duomo, dove ogni anno si rinnova il miracolo di San Gennaro, alla Chiesa del Gesù Nuovo, scrigno di misteri alchemici, fino alla Cappella Sansevero, dove il Cristo Velato toglie il fiato.
In realtà, di chiese ce ne sono quasi un migliaio: un intreccio di fede, arte e architettura unico al mondo.
Dal Duomo, dove ogni anno si rinnova il miracolo di San Gennaro, alla Chiesa del Gesù Nuovo, scrigno di misteri alchemici, fino alla Cappella Sansevero, dove il Cristo Velato toglie il fiato.
Ed è proprio questa spiritualità la chiave per capire Napoli: una città dove il sacro e il profano convivono, si abbracciano, si parlano.
Qui esiste, unica al mondo, una statua della Madonna che consuma le scarpe, perché – si dice – la notte esce dal santuario per consolare i poveri e i malati.
Ma questa è anche il Cimitero delle Fontanelle, dove i napoletani “adottano” i teschi delle anime pezzentelle in cambio di una grazia.
Una città che prega e ride, che piange e canta, che si raccomanda per vincere la lotteria, e che non smette mai di stupire.
Qui esiste, unica al mondo, una statua della Madonna che consuma le scarpe, perché – si dice – la notte esce dal santuario per consolare i poveri e i malati.
Ma questa è anche il Cimitero delle Fontanelle, dove i napoletani “adottano” i teschi delle anime pezzentelle in cambio di una grazia.
Una città che prega e ride, che piange e canta, che si raccomanda per vincere la lotteria, e che non smette mai di stupire.
Napoli patria di primati, invenzioni e street food
Napoli non è solo passione e folklore: è anche innovazione e primati storici. Qui nacquero la prima università pubblica d’Europa, la prima ferrovia italiana, il primo banco dei pegni e persino il primo teatro lirico del mondo, il Teatro San Carlo. Quando Stendhal lo visitò nel 1817 scrisse:
“Non c'è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea.” E non aveva torto: ancora oggi, quando le luci del San Carlo si accendono, il tempo sembra fermarsi.
Molti pensano che lo street food sia una moda moderna, ma Napoli lo inventò secoli fa. Prima della pizza, c’era la frittata ‘e maccarun, nata per non sprecare nulla: pasta avanzata, uova, formaggio, fritta e condivisa. Poi arrivò la pizza a portafoglio, piegata in quattro per poterla mangiare camminando, magari lungo Spaccanapoli o ai Quartieri Spagnoli. Oggi il mondo intero la imita, ma nessuno riesce a riprodurne l’anima.
E a proposito di pizza… sapevi che l’arte del pizzaiuolo napoletano è Patrimonio UNESCO? A Napoli, la pizza è una lingua universale, come la musica o il sorriso.
Così come il Natale, dove accanto al presepe e ai pastori di San Gregorio Armeno, trionfano struffoli, pastiera, genovese e panettone napoletano, un nuovo orgoglio della città.
Così come il Natale, dove accanto al presepe e ai pastori di San Gregorio Armeno, trionfano struffoli, pastiera, genovese e panettone napoletano, un nuovo orgoglio della città.
Concludendo, Napoli non è una tappa, è un incontro. È un mosaico di emozioni, profumi e contrasti che ti entrano dentro e non ti lasciano più.
E noi di MeTour.it, che Napoli la viviamo ogni giorno, vogliamo fartela scoprire così: autentica, accogliente, sorprendente.
Dai tour nel centro storico e nei sotterranei, alle esperienze sul mare al tramonto, fino ai percorsi gastronomici tra i vicoli e le trattorie storiche…
Con MeTour puoi vivere Napoli come un vero napoletano, con la sicurezza di chi conosce ogni pietra, ogni vicolo e ogni sorriso della città, contattaci!
Con MeTour puoi vivere Napoli come un vero napoletano, con la sicurezza di chi conosce ogni pietra, ogni vicolo e ogni sorriso della città, contattaci!



