Alberobello il borgo dei Trulli UNESCO

Le origini di Alberobello

Nel cuore della Murgia, a 50 chilometri da Bari, si affaccia Alberobello, un borgo unico dove le case sono costruite a secco, hanno la pianta circolare ed i tetti hanno la forma di un cono e sono detti "trulli". I trulli sono stati oggetto di numerosi riconoscimenti. Già nel 1910 il governo Italiano emanò un decreto per eleggere Monumento Nazionale il Rione Monte. Nel 1930 fu elevato a Monumento nazionale anche il Rione Aia Piccola. Dal 5 dicembre 1996, nell'ambito della 20^ Sessione del Comitato Mondiale UNESCO,  dichiarò : "I trulli di Alberobello" Patrimonio Mondiale dell'Umanità  con la motivazione: "eccezionale tipologia, continuità abitativa, sopravvivenza di una cultura costruttiva di origine preistorica ...". L'origine del nucleo di Alberobello si deve principilmente al potente conte Giangirolamo II, detto dagli storici il Guercio delle Puglie/Guelfo perché aveva un occhio bendato, che, nel 1635,  eresse una locanda con refettorio, taverna e oratorio dedicato alla Madonna di Loreto e ai Santi Medici. Questo primo nucleo diede avvio all'urbanizzazione con la costruzione di un agglomerato di piccole case. L'abbondanza di materiale, soprattutto pietra calcarea e carsica e sedimentario calcareo, e l'autorizzazione del conte a costruire case solo con muri a secco senza l'uso di malta, unita all'inventiva dei locali, diedero vita ai Trulli. L'obbligo di far costruire case solo con pietre a secco fu un espediente del conte per evitare il pagamento dei tributi al viceré spagnolo del Regno di Napolisecondo la Pragmatica de Baronibus, dovuti, fino al Settecento, per la costruzione di ogni nuovo centro abitato.

Cosa vedere

Alberobello è un borgo da conoscere passeggiando per le sue viuzze come se fossimo bambini curiosi. Bambini curiosi che vedono per la prima volta delle strane costruzioni, uniche al mondo, che probabilmente risalgono addirittura alla preistoria. Un luogo dove la necessità si è fatta ingegno, un luogo dove, per non pagare le pesanti tasse dell'epoca, l'uomo ha ideato un nuovo modo di costruire, creando delle case che oggi defineremo "green" perchè, senza nessun tipo di riscaldamento o rinfrescamento, sono calde d'inverno e fresche d'estate.
Alberobello Trulli - Foto di Mirko Toller da Pixabay
Alberobello Trulli - Foto di Mirko Toller da Pixabay

centro Piazza Gian Girolamo

Iniziate il vs. tour dal Centro di alberobello e cioè da piazza Gian Girolamo D’Acquaviva D’Aragona. Qui si trova la terrazza-tetto Belvedere o Terrazza di Santa Lucia. Da qui potrete godere di un panorama spettacolare ed ammirare il Rione Monti dall’alto. Il rione Monti è composto da ben 1030 trulli. Questi sono allineati lungo otto stradine irregolari che procedono verso la sommità del colle.  Sulla cima del qcolle c'è la chiesa di Sant’Antonio da Padova, anch’essa a forma di trullo. Tra tutti i 1.030  trulli da visitare sono i più conosciut Trulli Siamesi,  che sono uniti sulla sommità ma con ingressi da due strade diverse. Leggenda vuole che un tempo erano collegati tra loro, ma cge che furono separati a seguito del conteso amore per una ragazza tra due fratelli Per gli amanti dello shopping qui molti trulli sono stati convertiti a piccoli negozietti o botteghe artigiane.
Trullo Sovrano - Alberobello - Foto di Stephanie Albert da Pixabay
Trullo Sovrano - Alberobello - Foto di Stephanie Albert da Pixabay

Rione AIA Piccola

Nel rione Aia Piccola ci sono 400 trulli e sono quasi tutti abitati. Questo rione ha la particolarità di aver preservato la sua atmosfera da vecchio borgo medievale. il trullo assolutamente da visitare è il "Trullo Sovrano", un trullo a due piani con un’enorme facciata, unico nel suo genere. Il Trullo Sovrano rappresenta la massima capacità progettuale raggiunta per le costruzioni a trullo. Oggi è un museo visitabile a pagamento, dove possibileammirare sale arredate ed il suo bellissimo giardino mediterraneo. In passato era denominato la Corte di papa Cataldo perché posseduta e probabilmente edificata dalla famiglia del sacerdote Cataldo Perta (1744-1809), che lo usò come sua dimora, mentre nei trulli circostanti abitavano i dipendenti. Una curiosità: al lato della porta erano posti 2 spioncini: servivano sia per riconoscere un ospite benaccetto sia per colpire con una fucilata un malintenzionato. Continuando, potete visitare il Museo del territorio ex "Casa Pezzolla", dove vi potete immergere nella cultura del territorio, scoprendo le attività produttive principali della zona e ammirando gli arredamenti tipici di un trullo dell’epoca contadina. Casa Pezzolla è  un complesso architettonico unico nel suo genere, in quanto è composto da 15 trulli comunicanti tra loro.
Parrocchia Sant'Antonio da Padova di Alberobello - Foto di da1374<br>da Pixabay
Parrocchia Sant'Antonio da Padova di Alberobello - Foto di da1374
da Pixabay

Parrocchia Sant'Antonio Padova e chiesa Santa Lucia

Parrocchia Santuario di Sant'Antonio di Padova, nel quartiere Monti, fu edificata tra il 1926 e il 1927 per iniziativa del vescovo mons. Domenico Lancelotti. La singolarità dell'edificio, che presenta una pianta a croce greca, sta nella riproduzione delle fattezze dei trulli che la circondano. Il tetto conico tipico dei trulli si ritrova anche nella cupola, alta 21 metri, e nel campanile altra 18,30 metri. Vi sono ospitate una reliquia di Sant'Antonio di Padova, la statua dello stesso santo "Sant'Antonio dona il pane al povero" opera in cartapesta di Raffaele Carrella (1877-1950) del 1927 portata in Alberobello dal prete Lippolis, quella in cartapesta di Santa Rita da Cascia donata dal devoto Pietro Basile, una piccola statua di San Giuseppe in cartapesta e una in ceramica dell'Immacolata Concezione, in più in archivio la statua della Pietà.  La Chiesa di Santa Lucia fu innalzata per ospitare la confraternita del Santissimo Sacramento nel 1823. Da allora ha subito diverse ristutturazione e dal 1904 ospita una reliquia di S. Lucia.
Alberobello Basilica SS Medici<br>foto di Valerio Lanci<br>da Flickr.com
Alberobello Basilica SS Medici
foto di Valerio Lanci
da Flickr.com

Santuario dei Santissimi Medici

Il Santuario dei Santi Medici, all'inizio del diciassettesimo secolo, era semplicemente una piccola cappella con un altare, dove si venerava l'immagine dei Santi Medici. A partire dal 1725 questa piccola cappella cominciò ad essere ampliata. Nel 1785 giunsero da Roma le reliquie dei due Santi e, dieci anni dopo, il tempio subì un ulteriore ampliamento, con anche un nuovo altare maggiore con coro retrostante. Nel 1881 il Consiglio Comunale decise di rifare la  facciata, costruendola in pietra calcarea, è scandita da lesene e da colonne. Il frontone, sporgente, è fiancheggiato dalle statue di S. Pietro e S. Paolo. Dal livello superiore partono i due campanili, le cui celle terminano con una copertura a piramide quadrata. Sul portale bronzeo (1975) ci sono bassorilievi raffiguranti le Beatitudini. Nel 1935 il tempio si arricchì della cappella del Santissimo Sacramento, successivamente adornata da un quadro raffigurante L'ultima cena del pittore Marco Sgobba (1868-1957) e da due tele di Francesco De Biase (1862-1937). Quest'ultimo dipinse, inoltre, dal 1919 al 1922, le sette opere con le storie dei SS. Medici. La struttura, nella sua parte decorativa, fu terminata nel 1966. Negli anni seguenti nel tempio sono state aggiunte altre opere come l'altare maggiore (1966) in granito rosso Tranas, con otto riquadri bronzei dello scultore pontificio Giuseppe Pirrone, e il sovrastante crocifisso pensile (1976), opera di Adolfo Rollo (1898-1985). A quest'ultimo si devono anche i dieci pannelli (1971) che raffigurano la Madonna con il Bambino in mezzo a Santi e Cristo Re attorniato da profeti e da Santi dell'Antico e Nuovo testamento, opere che decorano i due semicerchi dei bracci della chiesa. Completano la decorazione due tele di Onofrio Bramante, La misericordia di Dio e Gesù Maestro (1979). Dello stesso autore sono i quattordici quadri della Via Crucis e la tela raffigurante la Madonna di Pompei.
 
Alberobello - Eno- Gastronomia - Foto di butt lavia da Pixabay
Alberobello - Eno- Gastronomia - Foto di butt lavia da Pixabay

Movida e Divertimenti

Parlare di una vera è propria movida qui è impossibile! Sicuramente è un luogo dove passare una bellissima giornata e fermarsi la sera a godere di un aperitivo e di un' ottima cena. Nel periodo di Natale potrete assistere al presepe vivente, che qui, dove ogni trullo diventa una capanna di pastori., assume un fascino del tutto unico! Sempre a Natale, nl rione Monti, si svolge la manifestazione "A Tavola come una volta.... i Piatti Tipici della Vigilia". In ogni stradina che si inerpica fino a raggiungere  la Chiesa  a Trullo di S. Antonio, si può gustare un piatto tipico della tradizione natalizia alberobellese come : "baccalè fritt", (baccalà fritto con la pastella);  "baccalè ca crsciaul", (baccalà con tagliatelle a mano di grossetto che è uno sfarinato ) ; "fcazz ca´ cpodd", ( focaccia ripiena di cipolle dolci, olive);"tmben d´ ciuchredd e vambascioun" (timballo di cicorielle selvatiche e muscari o lambascioni); "scarteddet i pettl" (dolci tipici : le cartellate e pettole  e condite con vin cotto o miele). Gli zampognari e i musicali intonano  nenie natalizie. Ogni mese di settembre, nella villa Donnaloja del rione Monti, si svolge la 3 giorni della festa della birra, dove assaggiare birre nazionali ed estere, mentre artigiani della pizza attirano i Turisti con della pizza buonissime. Chiaramente non può mancare la musica dal vivo. Sempre a settembre c'è  "La notte dei briganti", una rievocazione storica, di fine "800, che si svolge nei boschi della Masseria Gigante. La rappresentazione comprende scene di guerra tra briganti e contadini alberobellesi e scene del vivere quotidiano dell´epoca. I personaggi, circa duecento comparse, recitano in costume. La manifestazione,  si conclude con degustazione di piatti poveri e tipici. A Pasqua, precisamente nella sera del Venerdì Santo, si svolge la Via Crucis che, in queste viuzze, come per il presepe vivente a Natale, assume un carattere unico ed indimenticabile. A Luglio, invece, sempre qui ad Alberobello potrete assistere alla rievocazione storica della "liberazione di Alberobello" dal dominio feudale. E´ una sorta di corteo raccontato con oltre 250 comparse in costumi del tardo `700, che  sfilano per le vie del paese in un susseguirsi di scene storiche: La corte, gruppi di borghesi, gruppi di bambini, gruppi di popolani, i nonni, gruppi di animali. Canti e  balli d´epoca vivacizzano il percorso che termina  con una  degustazione dei piatti semplici del periodo rappresentato.
Alberobello Shopping - Foto di Jacopo Cima da Pixabay
Alberobello Shopping - Foto di Jacopo Cima da Pixabay

Curiosità e Consigli

Curiosità: per spezzare il bianco dei trulli e dei muri dei tanti vicoli di Aberobello, i residenti usano appendere sui muri vasi pieni di fiori coloratissimi. il bianco, qui, dato a calce, è usato sia per riflettere i raggi del sole e, quindi, tenere i trulli freschi, ma anche quale simbolo di purezza. I tetti, poi, composti da una cupola realizzata con pietre a vista e e pinnacoli, sono solitamente decorati con simboli di carattere spiritualà, propiziatorio o esoterico. La popolazione residente è circa 10.000 persone e si trova a 428 metri sul livello del mare.

Consigli: Passeggando per il Borgo di Alberobello e passando da un rione a l’altro è d’obbligo una sosta in uno dei ristoranti-trullo, per assaggiare le delizie locali pugliesi come le orecchiette con pomodoro e cacioricotta (o con cime di rape, o aglio, alici e mollica di pane fritta) e gustare i prodotti tipici della zona (mozzarelle, burrate, legumi, etc). La cucina della "città dei trulli" è semplice nella preparazione e negli ingredienti e propone ancora piatti che mangiavano i contadini che hanno dato vita all´antico villaggio del "500. Qui la cultura dell'eno-gastronomia è molto radicata, con un presidio slow-food, ma sopratutto con l'utilizzo di materie a km0, prodotte da piccole aziende locali. Per chi, invece, volesse vivere un’esperienza davvero unica e particolare il consiglio è quello di passare la notte dormendo in un trullo di Alberobello.
 
Clima
Clima: Alberobello ha un clima mediterraneo con estati calde e secche ed un inverno dalle temperatura miti. I periodi migliori per andare in Alberobello sono da maggio ad ottobre, quando c'è una temperatura piacevole e poche precipitazioni. La temperatura media più alta è 29°C in luglio e quella più bassa è di 12°C in gennaio.
Borghi Più Belli D'Italia
Latitudine 40.783421   Longitudine 17.237744