Matera la città dei Sassi

I "Sassi di Matera" Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO

Matera è un piccolo gioiello del sud Italia, che non è tramutata con lo scorrere del tempo, tanto da essere eletta nel 2019 “Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO e Capitale Europea della Cultura per il 2019”. Chiamata anche “La città dei Sassi”, Matera è capoluogo della regione Basilicata. È situata nella Murgia, un altopiano dove predomina la roccia. Gli insediamenti storici, erano nei pressi del Torrente Gravina, un corso d’acqua che nasce in Puglia e confluisce nel Bradano, che nel tempo ha scavato nella roccia. La roccia tipica del territorio è il “tufo” e nel tempo l’uomo ha potuto lavorarlo, dando vita a chiese ed abitazioni. Secondo la storia, Matera è stata abitata sin dal Paleolitico. Durante l’età ellenica fu dominata dalle popolazioni della Magna Grecia. Le origini risalgono probabilmente al consolato di Metella (III sec A.C.) che la chiamò Metheola. Successivamente fu dominata dai Longobardi e fu annessa al ducato di Benevento. Durante i secoli VII e VIII è testimoniato che si stanziarono nelle grotte comunità benedettine e greco-ortodosse. I secoli IX e X furono caratterizzati da lotte fra saraceni e bizantini e dagli imperatori tedeschi, tra cui Ludovico II, che tentarono di cacciarli via, distruggendo però la città.  Dal 1043, Matera fu governata dal conte Guglielmo Bracci di Ferro. Successivamente Matera ebbe una breve fase comunale, per essere governata poi dai conti Tramontano. Nel 1514 il conte Giovanni Carlo Tramontano fu ucciso durante una rivolta popolare. La città passo in mano agli Orsini, fino a quando divenne nel 1927 capitale di provincia.
La storia di Matera è interessante e al contempo ricca di traversie, difatti era terribilmente povera, e aveva tra i più alti tassi di mortalità infantile. Nei Rioni Sassi gli abitanti vivevano in grotte insieme agli animali, in condizioni non ottimali. Fu in un primo momento Carlo Levi, con la sua opera “Cristo si è fermato ad Eboli”, a sollevare la polemica riguardante le condizioni degli abitanti di Matera. In seguito fu Togliatti, leader del partito comunista, a denunciare l’arretratezza della città, definendola “Vergogna nazionale”, fino a quando il Presidente del Consiglio De Gasperi firmò nel 1952 la legge speciale per lo sfollamento dei sassi. Grazie a un processo di riqualificazione, Matera diventò nel 1993 Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Da “Vergogna nazionale” si è trasformata in meta culturale grazie ai musei, alle mostre nei Sassi, i villaggi e le chiese rupestri. 

Cosa vedere

Visitare Matera significa scoprire le tracce di un passato visibile ancora oggi. Vivendo la città, è possibile conoscere, come disse Carlo Levi, la sua dolente bellezza.
Matera Borgo e Centro Storico - Foto di blank76 da Pixabay
Matera Borgo e Centro Storico - Foto di blank76 da Pixabay

Borgo Antico e chiesa San Pietro Barisano

Per Primo, bellissimo, da passegiare tutto a piedi, è il Borgo antico, dove potrete visitare il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. Tra i due vi è lo sperone roccioso della Civita, dove potrete visitare i palazzi nobiliari e la Cattedrale di Matera. Il Sasso Caveoso, ricco di case-grotta cela i segreti della città, mentre il Sasso Barisano rappresenta l’antica sede dove risiedevano botteghe di mercanti e di artigiani. La Chiesa di San Francesco d’Assisi è un capolavoro in stile tardo barocco. Fu progettata da Vito Valentino e Tommaso Pennetta e primeggia nella piazza di San Francesco. Fu eretta sull’antica chiesa dei SS. Pietro e Paolo, a cui si può accedere tramite una botola. All’interno vi è l’affresco raffigurante la visita di Papa Urbano II a Matera nel 1903. La chiesa fu costruita nel Duecento ma raggiunse il suo massimo splendore nel Settecento. Secondo alcuni la chiesa fu visitata dallo stesso Francesco D’Assisi nel 1218, quando fu in visita a Matera. Un’altra chiesa da non perdere è la Chiesa di San Pietro Barisano, che è la più grande tra le chiese rupestri presenti a Matera. All’interno vi sono tre navate e alcuni affreschi hanno mantenuto la brillantezza dei loro colori originali. Visitando il Museo Ridola potrete fare un vero e proprio viaggio nella storia. Quest’ultimo fu creato nel 1922 su ordine di Domenico Ridola e si trova nei locali del convento di Santa Chiara.
Sassi di Matera - Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio<br>Image by chatst2 from Pixabay
Sassi di Matera - Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio
Image by chatst2 from Pixabay

Cattedrale

Sullo sperone più alto della Civita, che divide i 2 sassi, sorge la Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio. Costruita in stile romanico pugliese tra il 1230 ed il 1270 lì dove sorgeva il monastero benedettino di Sant'Eustachio, protettore della città, dove tra il 1093 e il 1094 soggiornò papa Urbano II. L'esterno, A differenza dell'interno, conserva quasi intatta la sua forma originaria. La facciata è dominata dal rosone a sedici raggi, sormontato dall'arcangelo Michele. Al centro della facciata vi è la porta maggiore, chiusa da un arco e della Madonna della Bruna nella lunetta. Ai lati della porta vi sono le statue dei santi Pietro e Paolo. L'interno è a croce latina ed ha tre navate. Ha subìto notevoli trasformazioni a partire dal 1627 con l'aggiunta di stucchi e decorazioni. Bellissimo il presepe in pietra dura realizzato dagli scultori Altobello Persio e Sannazzaro di Alessano tra il 1530 e il 1534. L'altare maggiore restaurato nel 1627 è sovrastato dalla grande pala eseguita da Fabrizio Santafede raffigurante la Vergine attorniata dai Santi. Nell'abside si trova il pregevole coro ligneo in noce massiccio intagliato nel 1453 da Giovanni Tantino di Ariano Irpino, diviso in ben 60 stalli.
Matera Palazzo Lanfranchi - foto di Acquario51<br>da commons.wikimedia.org
Matera Palazzo Lanfranchi - foto di Acquario51
da commons.wikimedia.org

Palazzo Lanfranchi

La Chiesa di San Giovanni Battista, è una chiara dimostrazione dell’architettura medievale. Si trova nei pressi di Piazza Vittorio Emanuele e Piazza San Rocco. La facciata esterna è in stile romanico, mentre all’interno potrete ammirare l’arte gotica. Palazzo Lanfranchi ha una facciata in stile barocco che catturerà di certo la vostra attenzione. È dal 2003 sede del Museo Nazionale d’Arte Moderna della Basilicata e ad oggi è diviso in 4 aree: Arte Sacra, Collezionismo, Arte Contemporanea e Demoetnoantropologica. A piano terra potrete ammirare “Lucania ‘61” di Carlo Levi, opera fu concepita per omaggiare il centenario dell’Unità d’Italia.La Chiesa di Santa Maria di Idris si trova all’interno del Sasso Caveoso, tra le rocce del Monterrone. È una chiesa modesta, con una sola navata e, secondo una leggenda, le donne risalivano le scale della chiesa in ginocchio, durante i periodi di siccità, al fine di richiamare la pioggia.
Case Grotta di Sassi Matera - Foto di Solfaroli Renzo da Pixabay
Case Grotta di Sassi Matera - Foto di Solfaroli Renzo da Pixabay

Sotterranei

Le case-grotta sono parte integrante della storia di Matera, tra cui vi sono quelle di Casalnuovo e Vico Solitario, dove vivevano numerose famiglie ed animali. A Matera, parte della storia è racchiusa anche nei sotterranei. Difatti vi sono circa 1000 cisterne di acqua. La più considerevole è quella conosciuta come Palombaro Lungo, che raffigura l’ingegneria di quei tempi. È sconsigliata per chi soffre di claustrofobia. Se siete amanti della natura, non dovete perdervi il Parco della Murgia Materana. Avendo come punto di partenza Civita, potrete arrivare al fiume passando per chiese rupestri e fantastiche grotte.

Movida e divertimenti

Quando si parla di vita notturna, Matera non si fa trovare impreparata: la zona più frequentata è quella del quartiere dei Sassi, ed essendo il centro area-pedonale, è possibile introdursi in strade e vicoletti che vi mostreranno la Matera notturna. Essendo la città capitale della cultura, troverete tra gli eventi proposti spettacoli teatrali, concerti, mostre e tanto altro. Se vi trovate nei pressi del Sasso Barisano, fatevi un giro nel Vicolo Cieco Salsamenteria: un locale nato dall’unione di due grotte, che vi affascinerà grazie al suo arredamento vintage. Se, invece, avete voglia di sorseggiare un drink, accompagnandovi con della buona musica, dovete provare lo Shibuya. Un posto cool, dove potrete bere drink in compagnia dei vip, è l’Abbondanza Lucana. Se invece state passeggiando verso Piazza del Sedile, potete fare un giro all’Arturo, anch’esso molto popolare. In ogni caso, esplorando i vicoletti di Matera, potrete scoprire da soli i locali che animano la città.
Clima, curiosità e consigli
Clima: La stagione ideale in cui visitare Matera è la Primavera. Difatti il clima mite primaverile rende le escursioni decisamente più piacevoli. L’inverno è freddo, ma parliamo comunque di un freddo sopportabile, dato che ci troviamo al Sud. In estate invece, rischiate di soffrire il caldo, anche se, alloggiando nei sassi di Matera, potrete godervi il fresco.
 
Curiosità: L’origine del nome Matera, è avvolta nel mistero. Secondo alcuni studiosi la sua origine si deve al greco, mentre secondo altri deriva da “Mataios olos” che significherebbe “tutto vacuo”. Altri ancora credono che il nome Matera sia nato dalla parola Metèoron, che significa “cielo stellato” in riferimento alle luci della città, che a sera inoltrata, la fanno apparire come un presepe. Vi sono altre numerose teorie a riguardo, ma ciò che è certo, è che l’origine del nome Matera, è ancora oggi ignota. È risaputo che Matera sia stata scavata nella roccia, ma a dimostrare che la città era anticamente ricoperta dal mare, sono le conchiglie fossilizzate nelle mura. Un’usanza storica, che oggi è andata perdendosi è quella dei timbri del pane. A Matera, fino agli anni Cinquanta, ogni famiglia preparava le proprie pagnotte per poi cuocerle nel forno cittadino. Onde evitare malintesi, ogni famiglia lasciava un timbro sulla propria pagnotta, in modo da non confonderla con altre. Inoltre, secondo la tradizione, alcuni materani usavano regalare un timbro alle ragazze, e questo gesto significava chiedere loro la mano. Se il timbro veniva rifiutato, era stata rifiutata la proposta di matrimonio. Sia il cinema che la letteratura hanno omaggiato questa città: difatti è stata location di famosi film, quali Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini (1964), La passione di Cristo, diretto da Mel Gibson (1994), 007 James Bond (2019) e tanti altri. Come detto in precedenza, Matera non è stata sempre capitale della cultura, ma diversamente è stata simbolo negli anni passati del degrado sociale. Il primo a trattare l’argomento fu Carlo Levi, il quale scrisse “Cristo si è fermato a Eboli”, libro con cui denunciò le condizioni in cui versavano le grotte all’epoca.
 
Consigli: Se vi trovate a Matera a inizio luglio, non perdetevi la festa della Madonna della Bruna, una festa popolare, molto sentita dai materani.
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