Lecce

Lecce e le sue origini

Lecce viene definita “la Firenze del sud”, grazie al suo aspetto architettonico, tipicamente seicentesco. È una città di origini antichissime e, nel corso della storia, ha avuto due periodi floridi: quello dell’epoca romana e quello del Regno di Napoli. Proprio in questo periodo la città ebbe il suo sviluppo architettonico, fino a prendere il nome di “barocco leccese”. Comune della Puglia e capoluogo di provincia, è situata quasi al centro del Salento. Per secoli fu oggetto di disputa tra Bizantini, Longobardi e Arabi e dalla morte di Ottone II, nel 983, rimase in possesso dei Bizantini che la fecero diventare centro di vita culturale e religiosa greca. In seguito fu conquistata dai Normanni, che la elessero contea nella seconda metà del 11° secolo. Federico II la donò a Manfredi e sotto il dominio degli Angioini divenne feudo dei Brienne e il duca di Atene la circondò di mura. Nel 1353 passò agli Enghien e poi agli Orsini. Durante il 15° secolo, la città ebbe un periodo di fioritura, essendo fulcro di mercanti fiorentini, veneziani, genovesi, greci e albanesi. Fu verso la metà del 16° sec. che diventò fortezza degli spagnoli, i quali furono vinti dalla rivoluzione popolare del 1647. Nel 1848 i liberali di Lecce formarono un governo provvisorio e sottoscrissero il memorandum delle province confederate del 12 giugno. L’aspetto caratteristico della città è dovuto alle sue numerose costruzioni barocche in pietra leccese, un calcare biancastro o giallognolo, che si ritrova frequentemente nella penisola Salentina. L’epoca del barocco, che va da fino ‘500 agli inizi del ‘700, fu importante anche grazie all’opera di scalpellini che ornavano i palazzi anche grazie all’utilizzo della pietra leccese, la quale era molto malleabile.

Cosa vedere

Come ho avuto modo di già scrivere, Lecce viene definita la “Signora del Barocco”. Difatti il centro storico è caratterizzata da guglie, portali, chiese, monumenti tutte in stile Barocco. Si può accedere alla città attraverso la Porta Napoli, eretta nel 1548 in onore di Carlo V. Da qui potrete ammirare alcune strade della città, sulle quali di affacciano palazzi di stile barocco e botteghe artigianali. Passeggiando per le vie del centro vedrete la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza e quella di Santa Maria di Costantinopoli. In via Umberto I troverete il cinquecentesco Palazzo Adorno e la Basilica di Santa Croce. Continuando il vostro tour raggiungerete il centro della citta, cioè Piazza Sant’Oronzo E Piazza del Duomo, dove potrete ammirare la facciata laterale della sua Cattedrale e il suo campanile, il palazzo quattrocentesco del Vescovado e il palazzo del Seminario, risalente al 1700 ad oggi sede del Museo Diocesano di Arte Sacra, della Biblioteca Innocenziana e dell’Archivio Storico Diocesano. Tra piazza Mazzini e piazza Sant’Oronzo, si trova l’ottocentesca Villa comunale di Lecce, la quale era chiamata un tempo “Villa della Lupa” poiché al suo interno vi era una gabbia in cui erano rinchiusi dei lupi.
Lecce Anfiteatro romano - foto da maxpixels.net
Lecce Anfiteatro romano - foto da maxpixels.net

Anfiteatro Romano

Insieme al Teatro (in via Arte della Cartapesta), l’anfiteatro romano è la più importante testimonianza di epoca romana. Fu costruito nel II sec. d.C. per intrattenere i suoi spettatori. La struttura fu sepolta dalle macerie in seguito a terremoti e devastazioni ma fu riportata alla luce all’inizio del XX sec. grazie ad alcuni lavori di scavo, è stata recuperata. La parte che possiamo ammirare oggi è solamente un terzo dell’intera struttura. L’Anfiteatro Romano venne costruito con pilastri di tufo sormontati da un’architettura ad arcate. Tra le opere scultoree recuperate ritroviamo: una statua della Dea Athena e alcuni rilievi in marmo del parapetto che separava le due serie di gradinate raffiguranti scene di caccia e combattimenti tra uomini e animali feroci. Il Castello di Carlo V a Lecce si trova a piazza Oronzo e fu voluto da re nel 1539. Fu progettato dall'architetto e per realizzarlo furono demolite la Cappella di Santa Trinità e il Monastero Celestino di Santa Croce. Il Castello fu costruito su una fortificazione pre-esistente realizzata tra il XIII e il XIV sec. ed è formato da due strutture concentriche separate da un cortile intermedio, quattro bastioni angolari a punte lanceolate, mura possenti e un fossato colmato nel 1872. È stato utilizzato a lungo in funzione di difesa del territorio, mentre ad oggi è sede dell’Assessorato alla cultura.
Piazza Sant'Oronzo Lecce - foto da www.iha.it
Piazza Sant'Oronzo Lecce - foto da www.iha.it

Piazza Sant'Oronzo

Piazza Sant’Oronzo è la principale piazza di Lecce, ed è da sempre un luogo di ritrovo. È circondata da caffè, negozi e uffici e, la sua pavimentazione, è arricchita da un mosaico che raffigura lo stemma della città: la lupa sotto un albero di Leccio e la corona con 5 torri. Gli edifici che compongono la piazza, costruiti tra Medioevo e Ottocento, sono una fusione di stili differenti, che però convivono armoniosamente. In passato era la “Piazza dei Mercanti”, grazie alla ricca presenza di botteghe e attività commerciali, le quali però sparirono, per far spazio all’edificio che avrebbe dovuto essere sede della Banca d’Italia. Nel 1656, la piazza omaggiò il Santo patrono della città: difatti si dice che durante l’epidemia di peste che si abbatté sul regno di Napoli, Lecce fu risparmiata grazie alla mediazione di Oronzo. Per ringraziarlo, i leccesi fecero erigere sulla piazza una colonna votiva di 29 metri, su cui venne posta la statua del santo nell’atto di benedizione della città. Nella piazza vi sono anche i resti dell’Anfiteatro Romano e il Sedile, anche conosciuto come Palazzo del Seggio (1592), ex sede del Municipio ma attualmente sede di mostre d’arte ed esposizioni. A lato del Sedile vi è l’antica Chiesa di San Marco, risalente al XVI sec. realizzata per volere di una colonia di veneziani. Di fronte all’Anfiteatro Romano vi è la chiesa di Santa Maria della Grazia, costruita in epoca barocca, risalente anch’essa al XVI sec.
duomo di Lecce - foto di Arian Zwegers da Flickr.com
duomo di Lecce - foto di Arian Zwegers da Flickr.com

Castello e Duomo

Sempre in piazza Sant’Oronzo vi è il Castello di Lecce, anche noto come Castello di Carlo V, poiché fu restaurato grazie a quest’ultimo. Il re, nel 1539, trasformò il castello in una fortezza militare affinché potesse resistere agli attacchi dei Turchi.Il Duomo si trova nell’omonima piazza e rappresenta il simbolo della vita religiosa della città. La cattedrale fu costruita nel 1144 per omaggiare Maria SS. Assunta, fu ristrutturata nel 1230 per poi essere ricostruita nel 1659 da Giuseppe Zimbalo. Il Duomo ha due ingressi: l’ingresso principale, rivolto verso il palazzo vescovile e l’ingresso secondario, sul fianco sinistro, rivolto verso l’entrata della Piazza. La facciata principale, sulla quale vi sono le statue dei santi Gennaro e Ludovico e degli apostoli Pietro e Paolo, appare più semplice rispetto alla facciata secondaria, che si presenta più sfarzosa, essendo di stile barocco. Lo spazio interno è diviso in tre navate, separate da pilastri a semicolonne. Nel soffitto in legno della navata centrale, vi sono opere di Giuseppe di Brindisi, come “Il Martirio di Sant’Oronzo” e “L’Ultima Cena”. La Basilica di Santa Croce insieme al Convento dei Celestini, è uno dei maggiori esempi di barocco leccese. Fu commissionata dall’ordine religioso dei Celestini, e parteciparono alla sua realizzazione i maggiori architetti salentini quali Riccardi, Penna e Zimbalo. Il risultato è una fusione di elementi rinascimentali e barocchi, in una totale armonia. La facciata è composta da tre parti: la parte inferiore, in stile rinascimentale, è divisa da sei colonne lisce con capitelli zoomorfi, che sostengono una trabeazione decorata con leoni e donne a seno nudo. Sul portale maggiore vi è lo stemma di Filippo III di Spagna. Sulla seconda parte della facciata vi è un maestoso rosone centrale, di stile romanico e ai suoi lati vi sono due nicchie con le statue di San Benedetto e San Celestino. Sulla sommità vi è il timpano con al centro il trionfo della Croce.
Puglia Lecce - Foto di milito10 da Pixabay
Puglia Lecce - Foto di milito10 da Pixabay

Museo Provinciale Sigismondo Castromediano - Santa Chiara - Conservatorio

Il museo Provinciale Sigismondo Castromediano è il museo più antico di tutta la Puglia. L’ingresso è gratuito e al suo interno potrete ammirare reperti provenienti dal Salento. Il museo deve il suo nome al duca Sigismondo Castromediano, che lo fece costruire nel 1868. 
Non lontano dalla Basilica di Santa Croce, vi è la Chiesa di San Nicolò dei Greci. Fu costruita nel 1765, in pieno stile neoclassico, per i mercanti greci e albanesi che vivevano a Lecce e, ingloba i resti di una chiesa romanica. Al suo interno vengono svolte ancora oggi cerimonie greco-ortodosse. Merita una visita anche la Chiesa di Santa Chiara in Piazza Vittorio Emanuele II. Sulla facciata vi sono dei motivi vegetali che avvolgono lo stemma dell’ordine delle Clarisse. Il Convitto Palmieri ha riaperto le porte dopo cinque anni di restauro. All’interno dell’edificio francescano, vi sono sale lettura multimediali, un grande giardino e chiostri e cortili restaurati. L’ex conservatorio di Sant’Anna è un edificio che non è presente in tutte le guide di viaggio. Al tempo ospitava le donne leccesi che si ritiravano a vita privata. Nel suo cortile vi è un ficus gigante che ha ben 500 anni.
Lecce Basilica di Santa Maria di Cerrate - foto di Marzoide88 di Wikipedia
Lecce Basilica di Santa Maria di Cerrate - foto di Marzoide88 di Wikipedia

Abbazia di Santa Maria di Cerrate

L’Abbazia di Santa Maria di Cerrate è un esempio di architettura romanica salentina e si trova sulla strada principale che collega Squinzano a Casalabate. La leggenda narra che l’abbazia fu costruita intorno al XII sec. per ordine di Tancredi d’Altavilla nel luogo esatto in cui ebbe una visione e vide la Madonna tra le corna di una cerva. Fu un importante centro religiosa fino al 500, ma successivamente fu saccheggiato e lasciato in stato di abbandono fino al restauro del 1965. Nonostante i danneggiamenti, l’abbazia ha conservato ancora la sua bellezza e ad oggi fa parte dei beni tutelati dal Fondo Ambiente Italiano. Palazzo Marrese è il più bel palazzo di Via Palmieri: risale al XVIII sec. e ha un portone inquadrato da quattro cariatidi femminili. A Lecce vi sono tre porte monumentali, le quali rappresentano gli ingressi storici dell’antico nucleo urbano: Porta Rudiae, fu costruita nel 1703 e su di essa si trova la statua di Sant’Oronzo oltre ai busti della città; Porta Napoli fu eretta nel 1548 in previsione della visita di Carlo V; infine vi è Porta San Biagio, probabilmente la più elegante, che ha delle colonne lisce e l’iscrizione latina. Nei pressi di Porta San Biagio vi è un museo poco noto al pubblico: il Museo Faggiano. Ha questo nome poiché nel 2001 Luciano Faggiano, il proprietario dell’immobile, ruppe i pavimenti per cambiare i vecchi tubi della fogna e lì trovò i resti di varie epoche. A Lecce c’è il teatro principale, il Politeama Greco, e poi vi è un piccolo teatro chiamato Teatro Paisiello, un teatro dal gusto neoclassico che ospita ogni anno il Maggio Musicale Salentino. Deve il suo nome al musicista tarantino e la sua inaugurazione risale al 1870, in occasione del Ballo in maschera di Verdi.Lecce viene anche definita “la città delle chiese”. Oltre al Duomo e alla Basilica di Santa Croce, vi sono circa 40 chiese disseminate per la città. Tra le più antiche vi è la Chiesa dei Santi Nicolò e Cataldo nel cimitero della città, costruita nel 1180. Tra le più originali vi è invece la Chiesa di San Matteo, con la sua facciata curvilinea che ricorda la chiesa romana di San Carlo alle Quattro Fontane.
  Il Panino Tipico Leccese: La Puccia - foto cp
Il Panino Tipico Leccese: La Puccia - foto cp

Movida e divertimenti

Lecce è una città dai mille volti. Alla sua facciata barocca, si aggiunge un cuore pulsante che si accende di notte. Il centro della città è la “via della movida” e parte da Porta San Biagio. Uno dei piatti più tipici del Salento, è senza dubbio la puccia leccese. Se volete provarne una, vi consigliamo l'Angolino di Via Matteotti, a pochi passi da Piazza San Carlo o anche il locale " La Puccia", in viale Giacomo Leopardi, il quale offre una puccia con ingredienti genuini, a prezzi modici. Un locale che rappresenta una tappa fissa per i leccesi, è il Route 66, una steak house and texan food house, in un ambiente informale dove ogni giovedì vi è la festa della birra. In Piazzetta Santa Chiara vi sono l’Urban Cafè o l’Alibi Cafè, entrambi a pochi passi da Piazza Sant’Oronzo. In questi locali potrete ascoltare della musica e assaporare un po’ di street food. Il Black Betty è tra i locali più gettonati della città: è sia un live music pub che una birreria ed è adatto a tutti i gusti, difatti vi sono la live art room, la taste room e la relax room. In via Libertini, invece, c’è un delizioso ristorante, di nome Boccon Divino, che ha anche i tavolini in strada. Lì potrete assaggiare piatti tipici, come mozzarelle di bufala con crostini calde e marmellatine di crudo. Da provare è anche il Tennent’s Grill, un pub in stile anglosassone che offre un menu anche per celiaci e per famiglie e tantissime birre da gustare. In via Paladini c’è uno dei locali più frequentati dai giovani, il Coffeeandcigarettes che è un bistrot, un cocktail bar e un internet cafè. Il locale è sede di concerti jazz, groove, swing e ospita anche artisti internazionali. Se dopo la cena o l’aperitivo avete voglia di scatenarvi in pista, andando verso Novoli, c’è l’Area 51, uno dei discopub più famosi della zona. Potrete ballare musica contemporanea, techno, house, commerciale e latino-americano.
Puglia - Lecce - La Notte della Taranta - foto by Flickr.com
Puglia - Lecce - La Notte della Taranta - foto by Flickr.com

Notte della Taranta

A Surbo invece c’è il Boogaloo, locale adatto agli amanti della musica latino americana, tanto da essere soprannominato “Casita de la Salsa”. Durante l’estate la movida si concentra sulla riviera adriatica e ionica con tantissimi locali sul mare, eleganti e glamour. Se volete provare il rinomato caffè Quarta, vi consigliamo una storica caffetteria nel cuore di Lecce, il bar Avio. Qui potrete gustare il caffè sia in tazza bollente, che con ghiaccio. Potete accompagnare il caffè con un pasticciotto della pasticceria Franchini, nota pasticceria leccese, aperta dal 1963. Se siete nel Salento più in generale tra fine Luglio e metà Agosto non potete perdervi la tradizionale "Notte della Taranta". La Notte della Taranta è un festival di musica popolare che mira a valorizzare la musica tradizionale salentina ed il ballo tradizionale "Taranta" attraverso la sua riproposta e la contaminazione con altri linguaggi musicali. Si svolge in forma itinerante in varie piazze del Salento, iniziando da Corigliano d'Otranto e culminando nel concertone di Melpignano che vede la partecipazione di musicisti di fama nazionale ed internazionale. Il festival registra una partecipazione, dai 5.000 del 1998,  di oltre 200.000 spettatori nella sola notte dell'ultimo concerto nel 2019.
Clima, curiosità e consigli
Clima: il clima nella città di Lecce è caldo e temperato. Il mese più freddo è gennaio, con una temperatura di +11,7° C, mentre il mese più caldo è agosto, con una temperatura media di +29,7°C. Le precipitazioni medie annue si verificano in autunno, con precipitazioni minime in estate.
 
Curiosità: i lavori di cartapesta, sono forse l’aspetto principale dell’artigianato leccese. Il primo esempio risale al 1782, ad opera dell’artigiano Pietro Sorgente, il quale creò la statua di San Lorenzo. Vi è una nota leggenda riguardante una bella ragazza, che era colpevole di aver amato un giovane saraceno il quale era approdato in città, durante una scorreria. La giovane aveva avuto un figlio da lui ma era impazzita a tal punto da scaraventare il bambino tra le onde. Per molte notti il vagito del figlio la chiamò dal mare in burrasca, finché lei, in preda alla disperazione, si gettò dalla scogliera. Per questo si dice che durante le notti ventose d’inverno, risuona il pianto di dolore del bambino, insieme alle grida di rimorso della madre.
 
Consigli: se volete raggiungere la città in treno, potete prenotare con Trenitalia. Dalla stazione di Bari ci vuole più o meno un’ora e quaranta, mentre dalla stazione di Brindisi non più di trenta minuti. Se preferite arrivare in aereo, vi sono sia l’aeroporto di Bari, che quello di Brindisi.
Per chi si sposta in auto, basta tenere di riferimento A14 Bologna- Taranto e imboccare il casello di uscita Bari Sud.