Parma capitale della cultura 2020

Parma e le sue origini

Parma, citta dell’Emilia Romagna, fu una colonia romana fondata nel 183 a.C. e, grazie alla sua posizione, fu un florido centro commerciale. Fu grazie alla lex Rubria, (forse nel 49 a.C.) che ebbe la cittadinanza romana. Fu sede vescovile fin dal 4° sec., ma fu enormemente danneggiata nel secolo successivo dalle incursioni barbariche. Fu Tedorico a restituirle la sua dignità dal 553, quando la città diventò sede del tesoro dell’erario, sotto la dominazione bizantina. Fu successivamente, sotto la dominazione longobarda, che diventò sede di ducato e sede di contea, ma fu durante l’età carolingia che emerse il potere vescovile. Nel 1104 Parma fu conquistata dalla contessa Matilde di Canossa. Tra il 1254 e il 1259 fu sotto la signoria di Ghiberto da Gente, il quale controllava le magistrature cittadine e il consiglio generale. Il potere signorile si affermò nel 1303 con Giberto da Correggio, sancito dall’acclamazione popolare e poi dalla concessione del vicariato imperiale nel 1310. In seguito alla morte di Enrico VII, Giberto tentò di fondare uno stato parmense, ma il tentativo fallì a causa dei Visconti. Vi fu un breve periodo di libertà comunale, fino a quando nel 1322 i Rossi si impadronirono della città e la consegnarono alla chiesa. Da quel momento si susseguirono diverse signorie, fino a Luchino Visconti, il quale diede un forte impulso alla città migliorando la situazione economica della città, e anche quella artistica e architettonica. Dopo essere stata ceduta ai francesi, alla chiesa, nuovamente ai francesi e in seguito alla chiesa, fino a quando venne creato il ducato nel 1545 e perse ogni potere politico, essendo Piacenza la capitale. Fu grazie ai Farnese, che diventò una città residenziale e fu tra i maggiori centri di cultura in Europa. Durante la guerra di successione polacca, i franco-piemontesi del generale François de Franquetot de Coigny, vinsero l’esercito imperiale nel 1734. Nel 1814 le truppe napoleoniche si impadronirono della città ma fu sotto il governo di Maria Luisa d’Asburgo (1815-47) che Parma ebbe un’ascesa economica. Nel 1875 fu eletto dittatore Luigi Carlo Farini e nel plebiscito del 1860 la città fu incorporata all’Italia.

Cosa vedere

Vi consigliamo di iniziare il vostro giro da Piazza del Duomo. Nelle sue vicinanze c’è il Palazzo della Pilotta, all’interno del quale potrete visitare due capolavori: il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale, dove sono custodite opere di Angelico, Da Vinci, Guercino, El Greco, Tintoretto, Tiepolo, Van Dick. Non possiamo tralasciare Correggio, che ha dipinto la cupola del Duomo e il Monastero di San Giovanni e Parmigianino, che a furia di cercare la perfezione negli affreschi di Santa Maria della Steccata, diventò pazzo.
Parma Battistero - Foto di Valter Cirillo da Pixabay
Parma Battistero - Foto di Valter Cirillo da Pixabay

Duomo e Battistero

Il Duomo rappresenta un modello di Romanico lombardo, e grazie alla sua lunga storia, racchiude diverse forme artistiche. Dall’inizio della sua costruzione risalente al 1100, ha subito nei secoli continue modifiche, fino a rappresentare oggi una fusione di vari stili. Nel 1526 Correggio realizzò nella cupola degli affreschi ispirati all’assunzione della Vergine. Nella piazza primeggia anche il Battistero, costruito da Benedetto Antelami a fine 1100. L’esterno è in marmo rosa di Verona, di forma ottagonale e decorato da uno zooforo, una serie di settantacinque formelle scolpite a bassorilievo e rappresentanti sia figure umane che animali reali e fantastici. L’intera facciata esterna è un racconto per immagini: la vita di Gesù e Maria, la vita del Battista, la morte e la resurrezione, mentre le decorazioni all’interno descrivono com’era Gerusalemme dopo la fine del mondo, con apostoli ed evangelisti. Nella piazza vi è anche il Palazzo Vescovile, oggi sede vescovile e del Museo Diocesano.
 
Parma chiesa di san Giovanni Evangelista - foto da it.wikipedia.org
Parma chiesa di san Giovanni Evangelista - foto da it.wikipedia.org

Monastero di San Giovanni Evangelista

Da non perdere è il Monastero di San Giovanni Evangelista, che include la chiesa, il convento e l’Antica Spezieria di San Giovanni. Gran parte della chiesa è stata affrescata ad opera di Correggio, che ha raggiunto il suo picco artistico, proprio con la decorazione della cupola: attraverso un gioco di prospettive realizza un cielo aperto dove sono distesi gli apostoli con al centro l’immagine di Cristo. Dall’esterno è possibile accedere al Monastero con quattro chiostri e la bellissima Spezieria (o farmacia) di San Giovanni. Visitando la prima sala, detta “del Fuoco” sono ancora presenti le bilance che pesavano gli ingredienti. Nella seconda sala, chiamata dei Mortai, venivano preparati le erbe e i minerali. La terza sala, nota come Sala delle Sirene, contiene delle pubblicazioni mediche mentre la quarta (del pozzo e degli Alambicchi), era la sede del laboratorio. La storia della Basilica di Santa Maria della Steccata risale al 1300, quando apparve l’immagine di una Madonna allattante sulla facciata dell’oratorio. Fu oggetto di devozione da parte di così tanti fedeli, che fu necessario costruire uno steccato, ed è da questo evento che la chiesa prese il nome di Santa Maria della Steccata. Nel 1500 fu eretto un santuario per proteggere l’immagine, e la cupola fu costruita dall’architetto Antonio da Sangallo il giovane. All’interno della basilica fermatevi ad ammirare il sottarco della cupola, affrescato da Parmigianino, prima della sua pazzia: vi sono Le Vergini sagge e le Vergini stolte. Secondo la parabola dove Gesù racconta delle dieci vergini, tutte e dieci aspettavano l’arrivo dello sposo, ma solo cinque portarono la quantità sufficiente di olio. Quando lo sposo arrivò, le vergini stolte erano andate a comprare l’olio, mentre quelle sagge, che avevano portato olio a sufficienza, poterono accedere alla festa.
Palazzo della Pilotta Parma - foto da flickr.com
Palazzo della Pilotta Parma - foto da flickr.com

Il Palazzo della Pilotta e Galleria Nazionale

Il Palazzo della Pilotta è un complesso monumentale la cui costruzione, ad opera di Ottavio Farnese, risale al 1583 e fu creata per diventare appendice del vicino Palazzo Ducale. Fu costruito per primo un “Corridore” di collegamento con un cortile dove i soldati erano soliti giocare alla “Pelota”. A questo tratto vennero aggiunti successivamente altri spazi, al fine di ospitare la collezione dei Farnese di libri e opere d’arte. Oggi all’interno del palazzo vi sono il Museo Archeologico Nazionale, Il Teatro Farnese, la Biblioteca Palatina, la Galleria Nazionale e il Museo Bodoniano. La Galleria Nazionale di Parma espone una collezione di opere ridotta rispetto al passato, poiché l’ultimo discendente, Re Carlo di Borbone, la trasferì a Napoli. La collezione attuale presenta opere di Beato Angelico, Correggio, Parmigianino, Leonardo, Cima da Conegliano, Sebastiano del Piombo e tanti altri.
Parma Teatro Farnese - foto di bestofcinqueterre.com da it.m.wikipedia.org
Parma Teatro Farnese - foto di bestofcinqueterre.com da it.m.wikipedia.org

Teatro Farnese

Il Teatro Farnese fu costruito tra il 1616 e 1618 per volontà di Ranuccio I, IV duca di Parma e Piacenza (1593-1622), il quale voleva celebrare la sosta di Cosimo II de’ Medici a Parma. L’evento aveva grande importanza politica per Ranuccio, in quanto gli permetteva di consolidare i rapporti con la famiglia de’ Medici e mostrare l’imponenza del casato dei Farnese. Nel 1617 fu invitato a Parma l’architetto di Ferrara Giovan Battista Aleotti, che era già esperto in materia, in quanto aveva costruito nel 1605 il Teatro degli Intrepidi a Ferrara. Fu una grande innovazione per l’epoca: il palco scenico era mobile e i personaggi potevano essere calati dall’alto. Nel 1944 fu distrutto da una bomba, ma fu ricostruito negli anni ’50 secondo il progetto originario. All’interno del Monastero di San Paolo a Parma vi è la Camera di San Paolo o la camera della Badessa, che fu affrescata da Correggio nel 1519 e rappresenta ad oggi un vero e proprio capolavoro del Rinascimento italiano.  La badessa è Giovanna da Piacenza, donna fortemente acculturata, che invitava numerosi artisti a Parma. Correggio creò un effetto illusionistico, difatti la camera ha una forma quasi cubica con una struttura tardo-gotica, un pergolato in cui si intrecciano fronde e vimini in cui ritroviamo putti, Diana, teste di ariete e figure mitologiche. 
Teatro Regio di Parma - foto di  Youflavio da it.m.wikipedia.org
Teatro Regio di Parma - foto di Youflavio da it.m.wikipedia.org

Teatro Regio di Parma

Il teatro Regio di Parma è il tempio della musica sia in Italia che nel mondo. Difatti Parma è nota come città della musica, e anche per i suoi appassionati di musica, alquanto critici. Difatti, quando Vincenzo Bellini portò in scena La Zaira, fu riempito di fischi. Situato in Piazza Garibaldi, vi è il Palazzo del Governatore, un luogo d’arte moderna e contemporanea e se controllate la sua programmazione, potrete assistere a fantastiche mostre. Consigliato specialmente per le famiglie, (ma non solo), è il Castello dei Burattini di Parma, un magnifico museo in cui sono collezionati anche pezzi d’arte provenienti dalla collezione di Giordano Ferrari. Se amate passeggiare nel verde, fatevi un giro al Parco Ducale, voluto dal Duca Ottavio Farnese. Passeggiando potrete raggiungere il Palazzo del Giardino, il Tempietto d’Arcadia o il Palazzetto Eucherio Sanvitale. Potrete concedervi anche un pic nic con un tipico panino con pane, parmigiano, prosciutto e un filo d’olio. Se potete permettervi una gita fuori porta, vi consigliamo di dedicare una giornata a Brescello, in provincia di Reggio Emilia. È stato reso celebre dal film Don Camillo e Peppone, a cui è stato dedicato anche un museo.

Movida e divertimenti


Se volete godervi la città di sera, basta girare per le vie centrali della città, dove si concentra la vita notturna. In via Farina, in particolare, troverete numerosi bar e ristorantini: potrete partire dallo Spritz e gustarvi un aperitivo per poi cenare in qualche ristorantino. Se vi piacciono i cocktails, provate il Nottingham Forest, dove potrete assaggiare dei cocktail preparati con ingredienti insoliti, in un’atmosfera intima.
I parmensi sono soliti riunirsi per l’aperitivo, e vi sono difatti numerosi locali in cui godersi un aperitivo:
Vi è il Tabarro in centro, dove troverete una buona selezione di vini, birre artigianali e distillati.C’è anche l’Enoteca Fontana in cui potrete bere un buon calice di vino accompagnato da tartine, focacce farcite e taglieri.Se volete concedervi un aperitivo economico ma comunque gustoso, andate da Kikko. Troverete molti studenti fuorisede e non, e inoltre il locale presenta ogni settimana una nuova birra artigianale da provare.Da ombre rosse l’arredamento è un mix tra rustico e moderno ed è un punto di ritrovo per gli appassionati di vini. Oltre ai gustosi taglieri, potrete ordinare anche delle tapas.Pepèn è il luogo giusto per chi ama i panini e lo street food, difatti entrando in questo locale piccolo e informale, potrete provare un aperitivo molto buono.Di recente apertura, bollicine bistrot è un grazioso locale diviso su tre piani, e al suo interno potrete trovare oltre 300 etichette di vini.Da Highlander Pub ogni venerdì, dalle 18:00 alle 21:00 si organizza uno speciale aperitivo-degustazione, in cui vengono proposte ogni settimana birre dal diverso stile.Nella Degusteria Romani sarete catturati dai prosciutti appesi al soffitto e da un ambiente rustico: difatti in questo posto potrete gustare i veri salumi locali.Per i più raffinati c’è lo Shakespeare café, in cui vi accompagneranno anche serate con musica dal vivo e dj set. Oltre ai taglieri, potrete gustare la pasta. Da Arte e Gusto potrete provare il classico aperitivo a buffet. È il luogo ideale anche per celebrare eventi o compleanni.Se dopo l’aperitivo vi è venuta fame, ci sono numerosi ristoranti che propongono la cucina locale, come l’Osteria del Teatro, la Salumeria Garibaldi, il ristorante Angiol D’Or, la trattoria Rigoletto e tanti altri.
 
Clima, curiosità e consigli
Clima: A Parma il clima è tipicamente continentale: le estati sono calde e afose con temperature diurne di quasi 30° con temporali anche forti sulla bassa pianura. Gli inverni sono molto rigidi con temperature minime spesso al di sotto dello zero. Le nevicate sono molto frequenti, specialmente sull’Appennino. In Autunno è frequente il fenomeno della nebbia ed il mese più piovoso è ottobre.
 
Curiosità: Parma sarà capitale della cultura nel 2020. Attraverso questa nomina la città verrà rilanciata come centro di attrazione turistica e culturale del paese e sarà città d’arte e cultura.

Consigli: se visitate Parma, vi consigliamo di provare i suoi prodotti tipici, tra cui il prosciutto di Parma e il Parmigiano-Reggiano, o magari di regalarvi qualche tour gastronomico.
 
Città d'Arte Italiane