Napoli millenaria

Napoli Castello Maschio Angioino
Napoli Castello Maschio Angioino

le origini di Partenope

Napoli è una città che vive di contraddizioni, che affonda nelle contraddizioni la sua ricca storia. Quelle contraddizioni che nei secoli hanno provato a raccontare in tanti, vedi Stendhal, Goethe, Di Giacomo, De Crescenzo, solo per citarne alcuni, ma che sopratutto vive sospesa tra storia, miti  e leggende. Pare che Napoli sia stata fondata dai Cumani della città di Cuma, appartenente alla Magna Grecia e che le abbiano dato il nome di Parthenope. Ma la leggenda vuole, però, che fu la dea sirena Parthenope a fondarla che, morta sull'isolotto di Megaride, dove oggi si trova il Castel dell'Ovo, si sia dissolta e trasformata in quella che oggi è la città, con la testa adagiata sull'odierna Capodimonte e i piedi, invece, sulla collina di Posillipo. Furono poi, i Greci, a chiamarla Neapolis, Città Nuova, una volta che essa, aveva inglobato i primi insediamenti della Magna Grecia, sostituendosi a Cuma come porto più grande del Mediterraneo. 
Successivamente, Napoli fu conquistata dai Romani e divenne un centro culturale e una grande potenza marittima. Qui si formarono Orazio e Virgilio e vi si trasferirono le più importanti famiglie patrizie romane che diedero vita a nuovi importantissimi centri come Pompei ed Ercolano, distrutte poi dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. 
Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, Napoli passò prima ai Bizantini e, successivamente, divenne un Ducato autonomo che però doveva sempre contrastare le tentate invasioni dei Longobardi, prima e dei Saraceni, poi.
Dopo l'anno Mille, Napoli fu conquistata dai Normanni e con Federico II divenne il più importante centro del Regno di Sicilia, tanto che fu qui che decise di istituire l'Università più antica del Sud Italia, che porta il suo nome. 
Dopo il periodo normanno, Napoli fu poi dominata dagli Angioni, che ne fecero capitale del Regno di Napoli e durante il regno di Roberto d'Angiò, Napoli divenne il più importante centro culturale del sud Italia, tanto da ospitare Petrarca, Boccaccio e Giotto. 
Seguì, poi, la dominazione aragonese, per passare poi, nel 1503, sotto la dominaizone spagnola che ha lasciato molte tracce nel dialetto napoletano e anche nell'urbanistica della città.
 
Tante sono state le dominazioni a Napoli e ognuna ha lasciato qualcosa in questa città, rendendola unica. Basti pensare ai Quartieri Spagnoli, al Maschio Angioino o al Castel dell'Ovo, o alla Chiesa del Carmine a piazza Mercato (il campanile è ispirato ad un Minareto Arabo) che pur essendo monumenti, in realtà sono dei libri che raccontano la storia di questa città moderna, cosmopolita, ancora fortemente legata al suo passato e alle sue tradizioni. Una città che non disdegna il progresso, ma che si affida ancora a San Gennaro e al miracolo della liquefazione del suo sangue, come buon auspicio per Napoli e i Napoletani. 

Cosa Vedere

Ci sarebbe un elenco infinito di cose da vedere a Napoli, poichè può essere definita un vero e proprio museo a cielo aperto. 
Noi vi proponiamo quelli che sono i monumenti cruciali, quelli che non si possono perdere assolutamente, senza i quali non si può dire di essere stati veramente a Napoli:
Pastori su Via San Gregorio Napoli - foto by raffaella (Ra) su flickr.com
Pastori su Via San Gregorio Napoli - foto by raffaella (Ra) su flickr.com

Via SpaccaNapoli

1) Se arrivate a Napoli non potete non soggiornare nel centro storico che culmina nella via SPACCANAPOLI, la via che spacca esattamente la città in due. Percorrendo i 2 km che dai Quartieri Spagnoli arrivano a Forcella, vi ritroverete immersi nella vivacità e nel folklore dei Napoletani che vivono in questa zona, circondati da palazzi storici e chiese antiche, con il profumo di babà e sfogliatella che solletica il vostro olfatto. Lungo Spaccanapoli troverete anche l'angolo che da su San Gregorio Armeno, la famosa strada dei pastori, dove durante tutto l'anno si respira l'aria natalizia poichè ci sono le botteghe dove i maestri lavorano per creare i presepi, con il sughero e i pastori di terracotta. Una curiosità: tra i pastori "classici" noterete degli infiltrati: sono i volti noti del momento, quelli che tra cronoca rosa e particolari gesta si fanno notare dai media al punto da essere festeggiati dai Napoletani con una statuetta.
Napoli Obelisco Piazza San Domenico <br> foto by Palickap
Napoli Obelisco Piazza San Domenico
foto by Palickap

Piazza San Domenico Maggiore

2) Percorrendo Spaccanapoli, arrivete a Piazza San Domenico Maggiore, dove c'è la chiesa di San Domenico Maggiore e alle spalle, percorrendo l'omonimo vicoletto, arriverete a Cappella San Severo, dove è custodito il Cristo Velato. La scultura di Giuseppe Sanmartino, famosa per il velo di marmo che ricopre il corpo del Cristo, adagiandosi perfettamente come fosse un velo di tessuto.
Pare che tra i più grandi estimatori del Cristo Velato, ci sia stato Antonio Canova, che avrebbe dato dieci anni della sua vita pur di essere stato lui a scolpire questa incomparabile opera d'arte.
 
3) Rimanendo in zona Spaccanapoli, visitate la bellissima chiesa barocca del Gesù Nuovo, nell'omonima piazza. Al suo interno sono custodite le spoglie di San Giuseppe Moscati, medico napoletano che è diventato santo nel 1987.  Nei pressi, c'è anche la basilica di Santa Chiara. Si tratta della più grande basilica gotica della città, con l'annesso chiostro monumentale, decorato da maioliche gialle che simboleggiano la solarità di Napoli e dei Napoletani. 
Napoli Busto di San Gennaro<br>foto di José Luiz Bernardes Ribeiro<br>commons.wikimedia.org
Napoli Busto di San Gennaro
foto di José Luiz Bernardes Ribeiro
commons.wikimedia.org

Duomo di Napoli

4) Se parliamo di Napoli, parliamo di superstizione e nessuno è più superstizioso di un Napoletano, il 19 settembre, giorno di San Gennaro. San Gennaro è il santo patrono di Napoli e il 19 settembre "fa o' miracolo", avviene, cioè, la liquefazione del suo sangue, custodito nel Duomo di Napoli, insieme al famoso Tesoro di San Gennaro. Il Duomo e il museo del Tesoro si trovano in Via Duomo ed è possibile visitarli. Nel museo del Tesoro è possibile anche vedere la mitra di San Gennaro, un copricapo vescovile unico nel suo genere, in cui sono incastonati diamanti, rubini e smeraldi. 
 
5) Passeggiando per la famosa Via Toledo, dove c'è anche la stazione della Metro dell'Arte più bella d'Europa, arriverete a Piazza Trieste e Trento dove vi ritroverete ad ammirare il Teatro San Carlo, da una parte e il Palazzo Reale, dall'altra. Nella piazza c'è anche il famoso caffè Gambrinus, la storica caffetteria napoletana che negli anni della Belle Epoque è stato frequentato da personaggi illustri, come Ernest Hemingway ed Oscar Wilde
Napoli Palazzo Reale
Napoli Palazzo Reale

Palazzo Reale di Napoli

6) Il Palazzo Reale di Napoli ha ospitato dapprima i vicerè spagnoli, poi i Borbone e, infine, i Savoia. Oggi è un museo di cui è possibile visitarne gli appartamenti ed è anche sede della Biblioteca Nazionale. La piazza su cui si affaccia, Piazza del Plebiscito è, senz'altro, la più famosa piazza della città, un punto centrale per tutti i Napoletati. La piazza ospita, nei suoi 25000 metri quadrati anche la Basilica di San Francesco da Paola che, delimita la piazza con il suo colonnato in stile classico. 
 
7) Il Teatro San Carlo è il teatro più antico d'Europa e venne inaugurato da Carlo di Borbone nel 1737. Ha ospitato i più celebri musicisti del passato e del presente.
Napoli sotterranea
Napoli sotterranea

Napoli sotterranea

8) Tra i "musei" che potete visitare, sicuramente non può mancare NAPOLI SOTTERRANEA. Si tratta di una rete di gallerie, cunicoli, spazi angusti che raccontano 2000 anni di storia napoletana, poichè furono i Greci i primi a scavare le gallerie per estrarre il tufo dal sottosuolo napoletano. Le gallerie della Napoli sotterranea sono state utilizzate dai Napoletani anche durante le guerre mondiali, come rifugi antiaerei. Sono tanti gli ingressi da cui poter accedere. A Piazza San Gaetano (zona Tribunali) troverete l'ingresso alla vera e propria NAPOLI SOTTERRANEA, altrimenti c'è da Via Morelli, l'ingresso per la GALLERIA BORBONICA, una galleria sotterranea voluta da Re Ferdinando II, come via di fuga verso il mare, in caso di rivolte. 
 
9) Se l'idea di visitare il sottosuolo di Napoli, vi piace, vi consigliamo di visitare anche le CATACOMBE di San Gennaro, un'antica area cimiteriale e sono il più importante Monumento Cristiano di Napoli.
Le catacombe devono il loro nome al fatto che intorno al 400 d.C. divennero il luogo dove furono traslate le spoglie di San Gennaro. Le catacombe diventarono, così, un importante luogo di culto per i Napoletani. 
Le catacombe si trovano esattamente nel sottosuolo del rione Sanità, in quartiere famoso per la criminalità. Ma il lavoro dei giovani del quartiere, insieme ai parroci del rione, ha reso possibile la riqualificazione delle catacombe, che oggi sono visitate da oltre 130.000 persone l'anno. 
 
Parco della Gaiola
Parco della Gaiola

lungomare Caracciolo

10) A Napoli, non deve mancare una passeggiata sul lungomare Caracciolo, una delle passeggiate più famose al mondo. Da qui potrete ammirare, il Castel dell'Ovo in primo piano e il Vesuvio che si apre come se abbracciasse il Golfo di Napoli e si protende verso la penisola sorrentina, di cui si vede Monte Faito e infine, distante dalla terra ferma, potrete vedere Capri, l'isola azzurra, che si staglia proprio al centro del Golfo. Se avete qualche giorno, potrete approfittare dei nostri tour per visitare Sorrento, Capri e la Costiera Amalfitana. 
Se invece preferite rimanere in città, vi consigliamo una visita e, perchè no, un bagno al Parco Sommerso della Gaiola, una riserva naturale protetta che si trova di fronte alla costa di Posillipo. 
pompeii-Vesuvio - Foto di Michael Swanson da Pixabay
pompeii-Vesuvio - Foto di Michael Swanson da Pixabay

Pompei

11) Infine, una volta a Napoli dovete visitare anche Pompei. Gli scavi di Pompei ed Ercolano sono la più grande testimonianza di com'era la vita romana prima che l'eruzione del Vesuvio, del 79 d.C., distrusse per sempre le città. Le testimonianze di Pompei ed Ercolano ci sono arrivate grazie agli scavi voluti da Carlo III di Borbone. Se non riuscite ad andare a Pompei, poichè troppo lontana, potrete sempre vedere i reperti recuperati durante gli scavi, visitando il MANN, il Museo Archeologico di Napoli, uno dei più importanti musei al mondo, per la quantità e la qualità di opere che custodisce.
 
12) Ercolano, insieme a Pompei, era una delle cittadine più floride dell'Impero Romano. Anch'essa venne seppellita da ondate di fango vulcanico in seguito all'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Oggi, gli scavi di Ercolano, insieme a quelli di Pompei ed Oplontis (l'attuale Torre Annuziata), fanno parte del Patrimonio dell' Umanità UNESCO. Da Ercolano parte la strada che permette di arrivare al cono del Vesuvio, per visitarne il cratere. 
 
Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa - Portici - foto by Sandro Baldi
Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa - Portici - foto by Sandro Baldi

altro da vedere a Napoli

Come dicevamo, Napoli è un museo a cielo aperto e, oltre ai punti consigliati, che sono quelli che assolutamente non si possono perdere, ci sono tantissimi altri luoghi da visitare.  Alcuni, come la Farmacia degli Incurabili o la Reggia di Portici, non sono sempre aperte al pubblico, quindi vi consigliamo di controllare il sito oppure di contattarci nel caso in cui vogliate visitarle e vi aggiorneremo sulle date e gli orari di apertura... chissà, potreste essere fortunati! Qualora non lo foste però, non demordete, ci sono da vedere ancora il Museo di Capodimonte, che si trova nella Reggia di Capodimonte, circondato da un bosco meraviglioso dove nelle sere d'estate vengono organizzati anche tanti eventi musicali; oppure ci sono il museo Filangieri, il PAN (Palazzo delle arti Napoli) con le sue mostre (attualmente c'è quella su Juan Mirò, le ultime sono state quelle su Andy Warhol ed Escher). Oppure, potreste salire su un treno storico al Museo di Pietrarsa, il museo della prima ferrovia italiana, inaugurata nel 1839 e collegava Napoli a Portici.
Napoli Via Caracciolo - Concerto
Napoli Via Caracciolo - Concerto

Movida e divertimenti

Se durante la vostra visita, vi andasse di uscire dagli schemi, potreste salire in alto e arrivare alla collina del Vomero, uno dei quartieri più belli di Napoli, con i suoi pallazzi in stile Liberty e la Certosa di San Martino o Castel Sant'Elmo, da cui avrete Napoli ai vostri piedi. 
Il Vomero è anche il quartiere dello shopping; in Via Luca Giordano e in Via Scarlatti potrete trovare storiche boutique e negozi dei più importanti franchising. Se invece vi va di rilassarvi, perchè non farlo con una passeggiata a Posillipo. Percorrendo la panoramicissima Via Posillipo, arriverete a Palazzo Donn'Anna, uno dei più celebri palazzi monumentali di Napoli, famoso per le tante leggende che lo riguardano. 
Potreste, invece, fare una passeggiata nel verde, visitando il Real Orto Botanico di Napoli, in Via Foria, dove troverete oltre 25.000 mila esemplari di circa 9.000 specie diverse di piante e vegetali. Come Palermo, coloratissimi e da non perdere sono i Mercati rionali di Napoli. Il più famoso è quello della "Pigna Secca" (alle spalle di via Toledo), dove troverete banchi di frutta coloratissimi, banchi di pesce freschissimo, abigliamento e tanto altro, ma anche e sopratutto tanto Street Food. Altri Mercati, non meno importanti sono quelli del Vomero (Antignano e Via Tino da Camaino), quello di Porta Nolana (famosissimo a Natale per il Pesce) e quello di Piazza del Carmine (specializzato in giocattoli è invaso nella notte della Befana). Non può mancare uno Spritz nei tanti street bar dei Quartieri Spagnoli. Se invece avete voglia di vivere Napoli di notte, vi consigliamo senz'altro Via Partenope, con i suoi bar e ristoranti sul mare, oppure, il Borgo Marinari, sull'isolotto di Megaride, a ridosso del Castel dell'Ovo. Un altro dei quartieri notturni, più vivi, è senz'altro Chiaia. La sua Piazza San Pasquale o il Vicoletto Belledonne sono uno must della movida notturna. Molto frequentata dai giovani universitari napoletanti, ma anche fuorisede come gli studenti Erasmus è Piazza Bellini, ricca di bar, ristoranti, ma anche take away di street food. Se invece vi va di scatenarvi in discoteca, vi consigliamo il litorale di Bagnoli, con le sue discoteche, che in estate vi permetteranno anche di poter ballare a piedi nudi sulla spiaggia.
Parco Archeologico Pausilypon - By Campania Artecard
Parco Archeologico Pausilypon - By Campania Artecard
Clima, curiosità e consigli
Clima: La voce che Napoli sia "o paese do sole" non è poi così tanto una voce. A Napoli il sole splende, circa, 260 giorni l'anno. 
Il clima è di tipo mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati calde e secche, tanto che si toccano facilmente i 35-40°C. 
Le piogge ci sono soprattutto in primavera e in autunno, nei mesi marzo, aprile e ottobre, novembre.
La neve e il gelo sono molto rari, anche se nel 2018 c'è stato l'ultimo episodio di nevicata che ha completamente imbiancato tutta la città, con accumuli di neve fino alla costa. 
Napoli è una città che si può visitare 12 mesi all'anno, perchè anche se fa freddo, c'è sempre un po' di sole che riscalda. 
Tuttavia, i periodi migliori sono maggio, giugno, settembre e ottobre poichè sono mesi caldi ma non afosi come invece lo sono luglio e agosto. Qualora poi doveste soffrire il caldo, potrete sempre fare un tuffo nelle acque del Golfo, in particolare nella acque cristalline della riserva del "Parco Sommerso della Gaiola", zona Posillipo.
 
Curiosità: Napoli ha una particolarità unica al mondo: La storia e le dominazioni che l'hanno caratterizzata sono visibili in "stratificazioni" presenti e visitabili in alcuni punti della città, come per esempio nel Complesso della Neapolis Sotterrata - San Lorenzo Maggiore o nella parte archeologica del Duomo di Napoli. A San Lorenzo vedere le stratificazioni dai cui si capisce che la città era una piazza durante l'epoca greca, successivamente diventata poi il Macellum (Mercato) durante l'epoca romana e, infine, in seguito ad un'alluvione che, nel V secolo d.C. coprì tutto, venne costruita una basilica gotica, risalente al XIII secolo, mentre al Duomo arriverete in un punto dove sotto di voi ci saranno resti greci, poi Romani, ad altezza occhi quelli Medioevalie e, sopra la vostra testa, l'epoca contemporanea. Tutte le civiltà (greca, romana, medievale) che sono passate per Napoli, hanno lasciato "strati" di costruzioni, visibili nei vari percorsi della Napoli Sotterranea. Una curiosità che pochi sanno è che a Napoli ci sono le tombe di uno dei pilastri della letteratura quali Virgilio e di un pilastro della poesia quali Leopardi, che entrambi vissero gli ultimi anni della loro vita a Napoli, amandola e decandandola.
Napoli Cibo di Strada - Foto di olafpictures da Pixabay
Napoli Cibo di Strada - Foto di olafpictures da Pixabay
Consigli: Napoli è una città molto economica, dove spendendo poco si mangia molto e bene. Napoli è la città dove si è inventato il vero "Street Food", difatti era già la fine dell'800 quando agli angoli delle strade si vedevano comparire i primi banchi fuori dai bassi (case a livello di strada) dove, in grossi pentoloni di rame pieni di olio, si preparava e vendeva la pizza fritta, con la particolarità di mangiarla e pagarla dopo 8 giorni. Quindi, non potrete andar via da Napoli senza aver assaggiato lo "Street food" Napoletano dove fa da regina la pizza fritta (ripiena di ricotta e salumi o di scarole), ma dove assaggiare anche le diverse fritturine nel famoso "cuoppo" (crocchè, palle di riso, frittatine o di pesce con alici fritte sale e pepe), o mangiare della trippa bollita limone e sale o la pizza margherita o marinara a "portafoglio" (da "passeggio" e quindi piegata in 4), cotta nel forno tipico a legna. Non parliamo poi dei dolci... Chi non conosce il babà, la pastiera o la sfogliatella? Passeggiando per via Toledo, non potrete non provare la sfogliatella di Pintauro o quella di Mary, tra i quali c'è una sfida silenziosa, che va avanti da decenni, su quale sia la sfogliatella frolla migliore. C'è chi preferisce quella più asciutta di Pintauro e chi invece preferisce quella calda e più morbida di Mary. Sono entrambe buonissime, ma voi assaggiatele entrambe, non ve ne pentirete, in ogni caso, noi non vi diremo qual è la nostra preferita, lasciamo giudicare a voi. Ma se avete tempo, sedetevi in una tipica trattoria dei Quartieri Spagnoli e gustatevi 2 delle ricette tipiche Napoletane: la pasta alla "Genovese" (stracotto di manzo con cipolle servito sulla pasta) o la pasta e patate con la "provola" (mozzarella tipica affumicata)... saprete il vero perchè a Napoli ci si viene e non si vede l'ora di ritornarci!!