Le Isole Tremiti

Isole Tremiti - Foto di Gianni Crestani da Pixabay
Isole Tremiti - Foto di Gianni Crestani da Pixabay

Le Isole tra Puglia e Molise

Le Isole Tremiti sono un gruppo di isole che si trovano nel Mare Adriatico, a largo di Puglia e Molise. L'arcipelago è composto da 6 isole, tra cui Cretaccio e La Vecchia, più che isole possono essere definite scogli. Delle restanti 4 isole, solo San Nicola e San Domino sono abitate mentre le altre 2, Capraia e Pianosa sono completamente disabitate. Dal punto amministrativo le isole fanno parte del Comune Isole Tremiti che rientra nella Provincia di Foggia e quindi nella Regione Puglia. San Nicola è la principale sede del Comune. Le isole Tremiti pare siano state abitate fin dal IV secolo a. C. e il loro nome dovrebbe risalire ai Romani che le chiamavano Trimerus, ossia Tre Isole. Poichè erano abbastanza isolate, gli Antichi Romani le utilizzavano come luogo per gli esili cosa che, qualche secolo dopo, fece anche l'imperatore Carlo Magno. Fu poi il Re Ferdinando IV di Napoli a trasformare le Tremiti in una colonia penale fino a che i Murattiani non invasero l'isola durante il periodo Napoleonico. Così come fatto per le Isole Ponziane, Ferdinado II di Borbone inviò, a partire dal 1843, pescatori provenienti da Ischia, con l'intento di creare insediamenti sulle isole Tremiti e di sfruttare la pescosità del Mare Adriatico. Tuttavia, la loro funzione di confino riprese dopo l'Unità d'Italia e durante il Fascismo Mussolini inviò quì i suoi principali oppositori, tra i quali l'allora futuro Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Oggi le Isole Tremiti rappresentano uno dei maggiori centri turisti della Puglia e sono un luogo magico dove pote soggiornare. Le acque limpide del mare che le circonda è stato più volte premiato con la Bandiera Blu, il più importante riconoscimento per le località costiere. 
San Nicola - Foto di Gianni Crestani da Pixabay
San Nicola - Foto di Gianni Crestani da Pixabay

San Nicola

San Nicola è il centro storico e amministrativo delle Isole Tremiti. Qui infatti sono stati ritrovati i primi insediamenti umani, risalenti alla preistoria e anche due tombe risalenti al periodo ellenico. Tuttavia, il monumento principale presente sull'isola è sicuramente il Santuario di Santa Maria a Mare, un'abbazia, definita la Montecassino del mare. In questo monastero, durante il Medioevo si alternarono monaci benedettini, cistercensi e anche lateranensi. Secondo la leggenda, il Santurario sarebbe stato fondato da un eremita arrivato a San Nicola nel III secolo d.C. che, in seguito ad una visione della Vergine Maria, costruì questo tempio in suo onore, proprio come la Vergine gli aveva chiesto. L'uomo però era preoccupato per la sua povertà e quello della terra dove si trovava, così la Vergine gli indicò un posto dove scavare e dove l'uomo trovò enormi ricchezze. Sempre secondo la leggenda, il punto dove l'eremita scavò era la tomba di Diomede eroe della Guerra di Troia scritta da Omero, che sarebbe oggi visitabile, poichè facente parte di una delle due tombe elleniche ritrovate sull'isola. Un altro monumento affascinante presente sull'isola pugliese è la Torre dei Cavalieri del Crocifisso, un punto di avvistamento per difendere l'isola dagli attacchi esterni. Sull'architrave della torre c'è un'iscrizione latina risalente ai Lateranensi che recita  “spezzerà  e stritolerà chi varcherà la soglia”. Per quanto riguarda invece i paesaggi, San Nicola non delude. Vi consigliamo di ammirare la Grotta di San Michele, famosa per il colore delle sue acque azzurre e turchesi e per il suo fronte che sembra un teschio. Per quanto riguarda invece le spiagge, c'è la bellissima Spiaggia del Castello che, essendo al riparo dai venti, ha un mare sempre calmo. Questa spiaggia si trova vicino al porto e infatti sarà la prima spiaggia che incontrerete arrivando a San Nicola. C'è poi la Spiaggia di Marinella, che si trova nei pressi del Faro di San Nicola e che vi consigliamo di raggiungere via mare perchè si trova alla fine di un percorso non proprio agibile. 
Scoglio dell'Elefante - San Domino - Foto di Gianni Crestani da Pixabay
Scoglio dell'Elefante - San Domino - Foto di Gianni Crestani da Pixabay

San Domino

San Domino è la più grande tra le isole Tremiti, nonchè porto principale dell'arcipelago e si trova a 200 metri dall'isola di San Nicola. A San Domino troverete sicuramente maggiore offerta turistica rispetto a San Nicola, poichè è quì che sono presenti la maggior parte delle strutture alberghiere delle isole Tremiti. Inoltre, mentre San Nicola è il capoluogo storico, San Domino potrebbe essere definito il capoluogo naturalistico delle isole, poichè pieno di grotte, boschi e aree marine protette. Ricca di vegetazione e con una bellissima pineta composta principalmente da Pini d'Aleppo, sul suo territorio è presente anche la vegetazione tipica della macchia mediterranea. Le sue rocce sono rocciose e frastagliate e si aprono sul mare in tante piccole calette rocciose, dove il colore del mare va dal turchese all'azzurro fino al blu intenso. Cala dei Benedittini è una bellissima spiaggia di rocce con un mare incontaminato e attrezzata per chi vuole rilassarsi, chi vuole noleggiare gommoni e anche per gli amanti dello snorkeling, poichè c'è un centro diving nelle vicinanze. Non poco lontano c'è poi Cala degli Inglesi, chiamata così perchè sul fondale c'è il relitto di una nave inglese. Cala Tonda è invece una bellissima caletta, dalla forma arrotondata, per l'appunto, dove il mare semra diventare un laghetto. Ma le spiagge di San Domino sarebbe meglio visitarle in barca perchè alcune di esse sono piuttosto difficili da raggiungere. Ad esempio, Cala Matano, la spiaggia cara al cantante italiano Lucio Dalla, si raggiunge attraverso una stradina ripida che attraversa la pineta ed è a picco sul mare. Approfittando della possibilità di noleggiare una barca, potrete visitare anche le tante grotte che compongono la costa di San Domino. Fra tutte, c'è la Grotta del Bue Marino dove fino al 1958 si rifugiavano le foche monache. Da allora però non sono stati fatti ulteriori avvistamenti. E' possibile entrare nella grotta grazie ai kayak e nei suoi 70 metri di profondità, la grotta termina con un tratto sabbioso, completamente al buio, ed è qui che si ritiene si riparassero le foche. La costa di San Domino offre, inoltre, delle bellissime opere d'arte realizzate dalla natura. C'è, per esempio lo Scoglio dell'Elefante, uno scoglio che il mare e gli agenti atmosferici hanno modellato nel corso dei secoli dando a queste rocce proprio la forma di un elefante. Nei pressi dello scoglio potrete immergervi per ammirare il bellissimo fondale. Infine c'è la bellissima Punta di Zio Cesare, nel sud dell'isola, dove, a largo della costa, c'è il relitto di un'antica nave romana. Per quanto riguarda invece gli appassionati delle passeggiate e della natura, nonostante San Domino sia una piccola isola, non vi annoierete a percorrere i tanti sentieri che la attraversano. Vi suggeriamo di partire ben equipaggiati e ben allenati perchè i sentieri si sviluppano anche in salita e per andare da un estremo all'altro dell'isola ci si impiega circa un'ora. Consiglio: Portate sempre con voi delle bottigliette di acqua, perchè sull'isola c'è scarsità di acqua potabile.
Capraia - da Wikipedia it:Utente:Bultro it:Utente:Bultro
Capraia - da Wikipedia it:Utente:Bultro it:Utente:Bultro

Capraia

L'isola di Capraia è chiamata anche Caprara o Capperaia, per la grande quantità di piante da capperi presenti sull'isola. A differenza di San Nicola e San Domino, Capraia è disabitata e non è possibile sbarcarci. L'unico modo per poterla "vedere" è attraverso i giri in barca organizzati che partono dal porto di San Domino. Grazie a questi tour, potrete vedere l'isola dal mare e ammirare la sua meravigliosa costa, che presenta meravigliose calette, come Cala Sorrentino e Cala dei Turchi, oppure Punta dello Straccione, la parte più a sud dell'isola, ma anche il Grottone e Punta Secca. Queste zone appartengono tutte all'Area Marina Protetta delle Isole Tremiti ed è possibile immergervi, in alcuni punti, anche fino a 60 metri di profondità. Se deciderete di immergervi, ad attendervi sul fondale troverete ad attendervi una meravigliosa statua di Padre Pio, alta circa 3 metri, realizzata dallo scultore foggiano Domenico Norcia e installata sul fondale di Capraia il 3 ottobre 1998, seguita da una processione su imbarcazioni. 

Pianosa

Se si escludono gli isolotti del Cretaccio e de La Vecchia, Pianosa è la più piccola isola dell'arcipelago delle Tremiti. Anch'essa disabitata come Capraia, Pianosa è l'isola più distante e non avendo rilievi, viene spesso sommersa quasi del tutto completamente durante le mareggiate. Anche a Pianosa c'è il divieto di sbarco e non vi si può nemmeno navigare, pescare o immergersi entro i 500 metri dalla costa, poichè l'isola fa parte della Riserva Marina Integrale delle Isole Tremiti e del Parco Nazionale del Gargano. Infatti, per i suoi fondali, per la sua flora che, seppur scarsa, è costituita principalmente da macchia mediterranea e per la sua fauna che include polpi, murene, ricciole, dentici ma anche uccelli come la berta maggiore e il falco della regina, Pianosa è considerata di importanza strategica per la conservazione dei suoi ambienti incontaminati e della sua fauna marina che include numerosissime specie ittiche di grande importanza. 
Il Cretaccio - Foto di Gianni Crestani da Pixabay
Il Cretaccio - Foto di Gianni Crestani da Pixabay

Il Cretaccio e La Vecchia

Il Cretaccio si trova a metà strada tra San Nicola e San Domino. Per la sua scarsa vegetazione e per la corrosione causata dagli agenti atmosferici, più che isola minore, Il Cretaccio viene spesso considerato il più grande scoglio delle isole Tremiti. L'unico insediamento umano presente sullo scoglio è il molo benedettino, risalente a quando i monaci risiedevano nel monastero sull'isola di San Nicola. Così come a Pianosa, non è possibile sbarcare al Cretaccio che è anch'esso disabitato, tranne nelle notti di tempesta quando, secondo una leggenda, si può vedere il fantasma di un uomo che venne giustiziato proprio qui, per decapitazione. Infatti, si narra che il fantasma vaghi durante le notti di tempesta con la sua testa tra le mani. Anche La Vecchia è uno scoglio nero, poco più piccolo del Cretaccio e anch'esso è intriso dalla leggenda, poichè si racconta che fosse abitato da una vecchia strega e da questo aggettivo deriva il suo nome. 

Movida e divertimenti

Anche se piccole, le isole Tremiti offrono tantissimo divertimento. Nell'arcipelago sono presenti ben 3 discoteche, la Furmicula, il Diomede e il Club della Sofferenza, che sono aperte solamente durante la stagione estiva, da maggio a ottobre. Anche se però chi viene alle Tremiti lo fa principalmente per rilassarsi e godersi una vacanza rilassante in mezzo a paesaggi selvaggi e tanta tranquillità, lontani dal caos cittadino. Per questo, vi consigliamo una passeggiata tra i borghi di San Domino e San Nicola dove, nelle piazzette, troverete sempre dei bar che offrono musica dal vivo da ascoltare magari seduti al tavolino davanti ad un buon bicchiere di vino. Ci sono inoltre tantissime escursioni da poter fare: in barca, a piedi, ma anche muniti di maschera e boccaglio per fare snorkeling, oppure con le bombole per chi vuole immergersi. Sulle isole ci sono ben 7 diving center ed è possibile anche noleggiare canoe e biciclette. 
La Vecchia - Isole Tremiti - Foto di Gianni Crestani da Pixabay
La Vecchia - Isole Tremiti - Foto di Gianni Crestani da Pixabay
Clima, curiosità e consigli
Clima: Ovviamente, i  mesi migliori per visitare le Tremiti sono quelli che vanno da maggio a ottobre. Si, perchè dalla primavera inoltrata fino all'inizio dell'autunno il clima mediterraneo che caratterizza le Tremiti vi permetterà di visitare le isolette godendo di meravigliose giornate di sole, talvolta caratterizzate dai venti che arrivano da est. Del resto si sa che la Puglia è ventilata. 
Curiosità: Ci sono tante leggende che narrano la nascita di queste isole, ma la più bella è sicuramente quella che riguarda l'eroe troiano Diomede (che da anche il nome alle siole, tavolta chiamate Isole Diomedee oltre che Tremiti). Si narra che quì il giovane eroe si ritirò dopo essere fuggito da Troia, insieme ai suoi compagni e che quando morì, Venere, la dea dell'amore, trasformò tutti i suoi compagni in uccelli, le Diomedee, perchè facessero da guardianel alla tomba dell'eroe. Un'altra curiosità più recente è invece che qui spesso risiedeva il cantante italiano, Lucio Dalla, che si rifugiava nella sua villa di Via Domenico Sputo a San Domino e scriveva le sue canzoni. Pare che proprio qui compose l'indimenticabile "Piazza Grande". 
Consigli: Ricordate di mettere in valigia, oltre al costume e alla crema solare, anche le scarpette per esplorare i sentieri e maschera e boccaglio per esplorare i fondali.
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