Bobbio il borgo sul fiume Trebbia

Bobbio decantato già a partire dal 14 a.C.

Bobbio, durante la trasmissione TV il "Borgo dei borghi" d'Italia, è stato eletto a furor di popolo, o per meglio dire di a furor di "televoti", il Borgo  più Bello d'Italia!! Il piccolo Borgo della provincia di Piacenza, affacciato sul fiume balneabile Trebbia ed ha vinto grazie ad un' attenta tutela e promozione del suo Borgo Mediovale, ma anche grazie alla sua cultura, alla sua storia, ad i suoi gioielli artisti unici, ma anche grazie al fatto di essere inserito in un contesto, la Valtrebbia, che Hemingway ha definito la vallata più bella del mondo. La storia di questo piccolo centro si perde nella notte dei tempi, infatti il territorio è abitato fin dal neolitico ed è divenuto romano nel 14 a.C. con la successiva nascita del primo nucleo del borgo di Bobium. Ma la storia di Bobbio si identifica soprattutto con la storia e la vita del monaco missionario irlandese Colombano, dove vi morì nel 615, e con il Monastero di San Colombano da lui fondato nel 614.
Bobbio Monastero di San Colombano
Bobbio Monastero di San Colombano

Cosa Vedere

Bobbio è un piccolo centro, ma la densità di arte e cultura che troverete è qualcosa di unico nel suo genere e vi innamorerete delle stradine di ciottoli e degli edifici in mattoni di questa cittadina medievale. Il Monastero di San Colombano, monumentale aggregazione di edifici tra i quali svetta la facciata della basilica affiancata dall'elegante porticato dell'abbazia, dove hanno sede il museo e il celebre scriptorium. Qui il monaco irlandese San Colombano fonda una delle biblioteche più importanti e prestigiose di tutta la cristianità e dove, ancora oggi, sono conservati alcuni dei manoscritti latini più antichi e pregiati della storia. Il Museo dell’Abbazia raccoglie moltissimi reperti che partono dal periodo preromano e romano per poi concentrarsi sulla storia di San Colombano.  La tomba del Santo,invece, è posta nella cripta della struttura.
Bobbio Ponte Romano 'detto del diavolo' - Foto di nonmisvegliate da Pixabay
Bobbio Ponte Romano "detto del diavolo" - Foto di nonmisvegliate da Pixabay
L'altro simbolo di Bobbio è il famoso ponte Vecchio, detto anche Gobbo o del Diavolo. Il ponte, di età romanica con rifacimenti successivi e sovrastrutture barocche, attraversa il fiume Trebbia e collega la città con la strada che porta a Piacenza. È lungo 280 metri ed costituito da undici lunghe arcate, diseguali tra loro, che gli donano un aspetto originale e suggestivo e che è anche all’origine delle leggende sul suo nome. Infatti, si narra che il ponte venne costruito con questo aspetto dal diavolo stesso per spaventare i monaci del monastero di San Colombano e impedire loro di attraversare il fiume. Il Duomo di Bobbio è un perfetto esempio di arte e architettura emiliana del ‘Quattrocento con affreschi molto interessanti. Una meta molto suggestiva è il possente Castello Malaspina, costruito nel corso del Trecento e che è stato la roccaforte dei Guelfi durante le lotte con i Ghibellini di Piacenza. La sua imponente torre domina su tutta la zona circostante e dalla sua cima si gode di una bella vista panoramica della città, degli Appennini e della valle con il corso del fiume Trebbia. Da vedere è anche la piazza San Francesco, il santuario della Madonna dell'Aiuto (1621) e il monastero di San Francesco, conservatosi nello stile francescano rustico del XIII secolo, un chiostro del XV secolo, mentre la chiesa è stata ricostruita in forme barocche all'inizio del Settecento. Un’altra importante attrazione del territorio sono gli stabilimenti termali. Infatti, fin dall’antichità, Bobbio era famosa per le sorgenti di acqua termale che sgorgavano da molti punti attorno alla città. Le più famose sono le Terme di Sant’Ambrogio a Piancasale, utilizzate dai monaci di San Colombano per produrre il sale, le Terme di San Martino, che possono vantare una nuova struttura e un’acqua ricca di acido solfidrico, bromo e litio e, infine, le Terme di Rio Foino accessibili liberamente e gratuitamente appena fuori dal centro urbano di Bobbio.
Bobbio Castello Malaspina
Bobbio Castello Malaspina

da non perdere

La Festa di San Giuseppe a Bobbio ha una tradizione millenaria. Come è usanza, il 19 marzo, giorno in cui la chiesa ricorda San Giuseppe, sul greto del torrente Bobbio, in località Candia, viene accesso intorno alle 20.30, un grande Falò, un rito che segna il passaggio dall'inverno alla primavera, la fuje, con fogliame, cassette, carta, cartone, tralci di vite, potature, scarti del lavoro dei campi, al suono di un antico ritornello che invoca San Giuseppe affinché faccia tornare la primavera e la bella stagione: un tipico esempio di come ci sia stata un'antichissima commistione tra riti pagani e cristiani (la luce che sconfigge le tenebre). Sul falò, viene fatto bruciare un fantoccio, la vecchia, simbolo dell'inverno che si sta concludendo. Attorno al falò, nei campi e vicino ai cascinali, è offerto un ricco banchetto preparato dalle donne del paese: a tutti bevande calde, vin brulè, salumi, formaggi, vino, frittelle, croccanti e altri dolci tipici della festa. Un altra manifestazione da non perdere a Bobbio è il  Palio che si tiene l'ultima domenica di giugno. Il torneo prevede la sfida delle cinque storiche contrade di Bobbio in varie gare di abilità per la conquista del drappo che diventerà trofeo per la contrada vincente. Il Bobbio Film Festival è un laboratoriocinematografico ed un Film Festival che si tiene a Bobbio dal 2005 organizzato dal Comune di Bobbio e dall'Associazione Farecinema, presidente il regista cinematografico Marco Bellocchio.

Clima Curiosità Consigli

Clima: Bobbio rientra nella zona climatica corrisponde al microclima ligure appenninico temperato. Il paesaggio è caratterizzato da montagne appenniniche che influenzano il clima in modo tale che nel periodo estivo rimanga abbastanza fresco, mentre nel periodo invernale non sia interessato da fenomeni legati a vento intenso e nebbia. Bobbio è perfetta da visitare in ogni stagione dell’anno: in inverno la città è spesso imbiancata dalla neve, offrendo un’atmosfera magica e affascinante; in primavera ed estate la natura rigogliosa dell’Appennino dà il meglio di sé offrendo un fresco rifugio dalla calura della Pianura Padana, l’autunno, infine, dona ai boschi attorno alla cittadina una incredibile varietà di colori che vanno dal ramato al rosso per panorami davvero mozzafiato
 
Curiosità: Bobbio si trova ai piedi del Monte Penice a 272 metri di altezza rispetto al mare ed ha una popolazione residente di poco più di 3500 abitanti. Il 23 novembre si festeggia il patrono della città, San Colombano
 
Consigli: Mentre state passeggiando non perdete l’occasione di fare visita a una delle osterie che si aprono all’ombra dei palazzi nobiliari per assaggiare alcune delizie della cucina locale come i maccheroni alla bobbiese, realizzati con l’utilizzo di un ferro da calza e cotti in un gustoso sugo di carne. Da gustare il Brachettone di Bobbio, salume da cuocere realizzato con la spalla del maiale conciata, cucita nella cotenna e fatta stagionare fra due fascette di legno. Buonissime le ciambelline salate, le lumache in umido, piatto tipico del periodo autunnale, o, ancora, la torta di riso bobbiese con verdure, riso, uova e formaggio e la Torta di mandorle alla bobbiese.
Borghi Più Belli D'Italia
Latitudine 44.767200   Longitudine 9.387824