Pavia la città dalle cento torri

Pavia le sue origini

Pavia fu costruita a seguito dei primi insediamenti da parte di popolazioni provenienti dalla Gallia transpadana, probabilmente i Levi, i Marici o gli Insubri. La città fu fondata dai romani, a cui si deve la pianta rimasta intatta fino ad oggi. L’antico nome di Pavia era Ticinum. Fu saccheggiata ripetutamente dai barbari, fu conquistata dai Longobardi nel 572 e eletta capitale del proprio regno con il nome di Papia, da cui deriva il nome attuale. Il dominio longobardo durò fino al 774, quando la città fu conquistata da Carlo Magno. Durante il periodo franco-carolingio e, sotto il dominio degli imperatori di Sassonia fu, sia uno dei più fiorenti mercati di scambio in Valle Padana, che il centro amministrativo di un Regno italico nel Sacro Romano Impero d’Occidente. Nell 11° sec Enrico II, incoronato re d’Italia, dovette lasciare la città a seguito di un’insurrezione popolare. Nel 1026 furono chiuse le porte cittadine a Corrado II, sceso in Italia per ricevere la corona imperiale. La città tornò sotto il dominio dell’Impero dopo due anni e in seguito, si estesero le libere istituzioni cittadine e, nel 12° sec., vi furono i primi consoli. Dopo la creazione del comune di Milano, i due centri furono in lotta, per impadronirsi dei mercati padani. Durante le battaglie tra l’imperatore tedesco Federico Barbarossa i comuni della Lega Lombarda, la città restò fedele all’esercito imperiale e perse col tempo importanza politica, fino ad essere annessa, nel 1360, al Ducato di Milano, sotto il dominio dei Visconti. Nel Cinquecento vi fu la famosa “battaglia di Pavia”, combattuta tra i Francesi e gli Imperiali. Vinsero questi ultimi grazie al capitano Cesare Hercolani, che ferì il cavallo del re Francesco I di Francia e, grazie a questo evento, ne uscì vincitore. A partire dal XIII sec. fino ad arrivare alla metà del XIX sec., Pavia fu dominata dagli stranieri: spagnoli, francesi e austriaci. Fu annessa nel 1859 al Regno di Sardegna, insieme al resto della Lombardia.
Pavia Castello Visconteo - foto di Giorgio Gonnella by it.wikipedia.org
Pavia Castello Visconteo - foto di Giorgio Gonnella by it.wikipedia.org

Cosa vedere

Vi consigliamo di iniziare la vostra visita con il Castello Visconteo, un castello dell’età tardogotica lombarda, realizzato per ordine di Galeazzo II Visconti tra il 1360 e il 1365. I Visconti progettarono anche un enorme parco di caccia, che si estendeva fino alla Certosa di Pavia. Ad oggi è ancora presente parte del parco, e prende il nome di Parco della Vernavola. Il complesso è anche la sede dei Musei Civici di Pavia. Il Duomo di Pavia è una delle chiese più importanti del rinascimento italiano ed è stato costruito per omaggiare Santo Stefano Martire e Santa Maria Assunta. A pochi passi dal Duomo, potrete vedere anche i resti della Torre Civica. Oltre al Duomo, vi consigliamo di visitare un importante luogo di culto della città: la Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, una Basilica costruita nel medioevo, dove ad oggi sono custodite le spoglie di Sant’Agostino di Ippona e San Severino Boezio, come scrisse anche Dante nel canto X del paradiso.
Passeggiando per Strada Nuova, potrete arrivare fino al fiume Ticino e potrete vedere la cupola Arnaboldi, una cupola in vetro e ferro, dalla forma ottagonale, che fu fatta costruire nel 1877 dal sindaco di Pavia Bernardo Arnaboldi. Corso Garibaldi, invece, è la strada che da Strada Nuova porta alla periferia della città. Se da Corso Garibaldi prendete via San Michele, potrete ammirare un simbolo dello stile romanico medievale, la Basilica di San Michele Maggiore. La facciata è in pietra arenaria, e si distingue per il suo color ocra, rispetto alle facciate di altre chiese, in color cotto. L’Università di Pavia è una delle più antiche al mondo (difatti è stata fondata nel 1361) e il suo cortile delle statue, merita sicuramente una visita. In quest’università hanno insegnato personalità di spicco come Ugo Foscolo e Alessandro Volta, il quale fece i primi esperimenti sull’elettricità proprio in questo edificio. Nei pressi dell’Università di Pavia, vi sono le Torri medievali di Pavia, risalenti al XII sec. La città, infatti, veniva definita “la città delle 100 torri” e attualmente le torri conservate meglio, si trovano in Piazza Leonardo da Vinci.
Pavia - Basilica di S. Teodoro
Pavia - Basilica di S. Teodoro
Nella Basilica di San Teodoro, invece, potrete trovare lo stile del cotto lombardo, risalente al XII sec. La Basilica,  realizzata in tre navate su pilastri polistili dai semplici capitelli cubici, ha un bellissimo presbiterio rialzato sulla cripta risalente al XIII secolo ed ospita anche affreschi degli inizi del ‘500, tra cui quello che rappresenta Pavia e le sue torri, più quello che ci segnalano le Storie di Sant'Agnese e San Teodoro posti nella testata del transetto sinistro, attribuiti al Lanzani (inizi del '500). Percorrendo il fiume Ticino, vedrete il Ponte Coperto (detto anche Ponte Vecchio), che collega il centro storico e il resto della città. Riconoscerete il ponte per la sua struttura maestosa: ha 5 arcate, è coperto con due portali alle estremità e con una piccola cappella religiosa al centro. È stato ricostruito nel 1949, ma mantiene le forme originarie. Una volta oltrepassato il ponte, giungerete a Borgo Ticino. Alla sua sinistra potrete notare il monumento alla Lavandaia, che fu costruito per onorare le donne che lavavano i panni nel fiume. Dopo aver superato il monumento, giungerete in via Milazzo, una strada colorata dalle facciate delle case tipiche. Dal borgo Ticino potrete tornare indietro e addentrarvi nel bosco che fa parte del Parco Naturale del Ticino e da lì potrete godervi una bella passeggiata, soprattutto in primavera.
Certosa di Pavia - Foto di Pascvii da Pixabay
Certosa di Pavia - Foto di Pascvii da Pixabay
Nel cuore pulsante della città, tra Corso Cavour e Strada Nuova, di trova Piazza della Vittoria, della anche “Piazza Grande”. Nei sotterranei si estende un mercato coperto sotterraneo, costruito nel 1958. La piazza ha una pianta rettangolare, delimitata sui quattro lati da palazzi storici e chiusa dal palazzo medievale del Broletto, che era anticamente sede del comune mentre ad oggi è sede dell’azienda che promuove il turismo e al suo interno vi sono numerose attività culturali. In Piazza della Vittoria vi sono anche numerosi bar e ristoranti e, tempo permettendo, potete anche sedevi a un bar o un ristorante, e godervi appieno la città. All’angolo tra Piazza della Vittoria e corso Vittorio Emanuele II, si trova Palazzo Vistarini, un edificio storico di Lodi in stile gotico. La facciata in mattoni è arricchita monofore decorate con cornici in cotto. Il porticato, invece, è caratterizzato da archi prevalentemente acuti e da volte, di cui buona parte è stata affrescata. Prima di lasciare la città vi consigliamo di visitare la Certosa di Pavia, un complesso monumentale formato da un monastero e un santuario. Secondo una leggenda, un tempo era collegata con il Castello Visconteo. Si trova nell’omonimo comune e si può raggiungere sia in treno che in autobus, partendo dal centro di Pavia.
Uva dell'Oltrepò Pavese
Uva dell'Oltrepò Pavese

Movida e divertimenti

La sera, la movida si concentra principalmente nel centro storico. Il centro storico si accende principalmente di mercoledì, in cui c’è la serata universitaria, o durante il sabato e la domenica. Per gli amanti della discoteca, c’è il Dancing Antares, uno dei più frequentati locali da ballo e di musica dal vivo. Vi sono anche il Boscaccio, la Parranda, la Rotonde di Garlasco e il Viscosa bar&club.
Troverete numerosi localini dove cenare, come l’Osteria alle carceri, con un menu che comprende piatti tipici risotti e pasta fatta in casa. Nell’Enoteca Infernot potrete degustare vini, taglieri affettati, carne e dolci o il ristorante Lino, che prepara piatti tipici. Dopo cena, potrete bere un cocktail in locali come il Room 46, (locale specializzato in cocktail e aperitivi), il Pozzo American Bar dal 1983, che organizza anche serate a tema, o il discopub Tarek, un locale con musica e specialità arabe, con spettacoli di danza del ventre. Se avete voglia di shopping, il posto migliore è Corso di Strada Nuova, insieme a Corso Mazzini e Corso Cavour, che un tempo dividevano la città e dove troverete molti negozi storici, tra cui farmacie, salumerie e valigerie. Se siete appasionati di vino le colline dell' Oltrepò Pavese debbono essere meta di un vostro tour enogastronomico. Qui I vitigni più coltivati sono Croatina (4.000 ettari), Barbera (3.000), Pinot Nero (quasi 3.000), Riesling (1.500), Moscato (500). Ma anche Chardonnay, Sauvignon e Cabernet Sauvignon. Il  Croatina è la base del famoso "Bonarda", un rosso che si presta ad essere vinificato sia mosso (bollicine) che fermo. Ma oltre il vino non perdetevi il famoso e buonissimo salame di Varzi. Un salame che ha una storia antica che pare risalga già ai Longobardi che allevavano maiali già nel II secolo.
Pavia - Fiume Ticino e Ponte Coperto - Foto di Pascvii da Pixabay
Pavia - Fiume Ticino e Ponte Coperto - Foto di Pascvii da Pixabay
Clima, curiosità e consigli
Clima: il clima della città è continentale umido con escursioni termiche giornaliere e annuali. Durante l’inverno il clima è rigido e umido con la presenza di nebbie. Vi sono anche episodi nevosi in occasione delle ondate di freddo. L’autunno e la primavera sono le stagioni più piovose, mentre l’estate è calda e afosa con improvvisi temporali.

Curiosità: vi è una leggenda inquietante riguardo le “vittime del Ticino”, che mette in guardia sulla pericolosità delle acque del fiume, specialmente con l’avvicinarsi del 22 luglio, giorno di Santa Maddalena. A riguardo c’è un famoso detto: “Santa Maddalena tri negà cun le sia mena, quindi sti atent a fa al bagn al 22 ad Lui…..sa mai…”. La leggenda risalirebbe ai tempi in cui la città era abitata dai druidi celtici.  Per un patto fatto tra il maestro Druido e il dio del Fiume, bisognava compiere un sacrificio umano al fiume e, se questo non fosse stato compiuto, il fiume si sarebbe preso le vite che gli spettavano. Fino a quando la religione pagano lo permise, le persone sacrificarono ogni anno persone al fiume, ma terminata l’epoca pagana, il fiume si prese da solo le anime che voleva. E, in base ai fatti di cronaca, ogni anno vi sono persone che perdono la vita facendo il bagno nel Ticino, poiché le correnti, l’acqua fredda e i mulinelli, possono essere letali.
 
Consigli: è possibile raggiungere la città dagli aeroporti di Milano, Linate e Malpensa grazie ai bus: da Linate c’è il Corriere SGEA Linate-Pavia mentre da Malpensa il Corriere SGEA Malpensa- Pavia. Potete raggiungere la città anche col treno (che parte ogni 30 minuti) e in auto, se venite da Milano, basta prendere l’A7 (Milano-Genova) in direzione Genova, percorrere l’autostrada fino all’uscita Bereguardo-Pavia Nord. Successivamente potete percorrere l’A53 in direzione Pavia, fino all’uscita Pavia-via Riviera.
 
Città d'Arte Italiane