I borghi più belli del Trentino Alto Adige

Una regione Incontaminata con Borghi Unici

In Trentino Alto Adige vi sono numerosi borghi, tra i più belli d’Italia: sono dei veri e propri gioielli dall’architettura rurale, che affacciano sulle Dolomiti e su ampie distese suggestive. I suoi colori, vi faranno immergere in un locus amoenus, che rallegrerà la vista e l’animo. Un vero viaggio tra natura, folklore e tradizione.
Borgo di Castelrotto - Foto di Th G da Pixabay
Borgo di Castelrotto - Foto di Th G da Pixabay

Castelrotto

Il nome Castelruptum appare per la prima volta in alcuni documenti del 982-987 anche se, prima di quella data, erano già presenti in quel luogo degli insediamenti umani. Ad oggi, è possibile ammirare tracce di mura, un villaggio fortificato e una torre dalla pianta quadrata. Parte di Castelrotto si trova nel parco naturale dello Sciliar e, grazie alla sua posizione, il turismo in questo luogo è molto sviluppato. Il pittore Eduard Burgauner (1873-1913) in passato, decorò le facciate di numerose abitazioni del luogo, con l’intento di trasformare il borgo in un’opera d’arte. Il borgo si sviluppa attorno alla piazza Krausen, con un caratteristico centro storico, negozi, case e il terzo campanile più alto dell’Alto Adige. In questa piazza vi è anche il museo del costume, dove sono esposti i tradizionali costumi tirolesi. Merita una visita anche la Parrocchia Santo Leonardo Castelrotto, risalente al Duecento, edificata dallo stile romanico al gotico, fino agli adattamenti barocchi del 1743. Se volete vivere appieno il borgo, potete alloggiare in due alberghi storici, il Goldenes Rössl (risalente al Seicento) e lo Zum Wolf, anch’esso in attività dal Seicento. Vi consigliamo di assistere ai suoi eventi tradizionali, come il Matrimonio Contadino, dove vedrete gli sposi con abiti tradizionali su una slitta trainata da cavalli, seguiti da un corteo. Nel mese di maggio, invece, potrete assistere ai tradizionali tornei medievali svolti da uomini in abiti storici, per aggiudicarsi lo Stendardo del Menestrello. Nel mese di ottobre, invece, si svolge il corteo dei pastori accompagnato da 250 vacche che indossano copricapi tipici.
Mezzano - Trentino Alto Adige
Mezzano - Trentino Alto Adige

Mezzano

La bellezza del borgo di Mezzano risiede nelle sue stradine acciottolate, le tradizionali case in legno e pietra e il panorama sulle Dolomiti, che rendono questo posto la meta adatta a chi vuole concedersi una fuga dal caos cittadino. Mezzano fa parte del Parco di Paneveggio Pale di San Martino e confina con il parco delle Dolomiti di Belluno. Le Pale di San Martino, insieme alle montagne e alle distese che durante l’inverno si ricoprono di neve, rendono questo borgo un posto magico. La presenza di insediamenti umani, è testimoniata da reperti archeologici, che risalgono all’epoca del mesolitico. Difatti, dal 2010, il paese è diventato parte dei “Borghi più belli d’Italia” e, nel borgo, è stata istituita una mostra permanente, che si chiama “Cataste & Canzei”. La mostra mantiene l’antica usanza di accatastare la legna sotto casa, affinché si secchi per poi farla bruciare durante l’inverno. Grazie a quest’usanza, è nata la realizzazione di opere d’arte grazie al lavoro di artisti locali. Da non perdere è la Chiesa di San Giorgio, con una facciata bianca a capanna e un campanile alto 36 metri. L’interno è a tre navate, con un altare maggiore ligneo, un ciborio e la statua di San Giorgio a cavallo. Vi consigliamo di visitare Prati di San Giovanni, nei dintorni di Mezzano: una zona ricca di masi e pozzi per la raccolta di acqua piovana, dove vi è anche graziosa chiesa che prende il nome di Chiesetta di San Giovanni.
Vigo Di Fassa - Foto di Gianni Crestani da Pixabay
Vigo Di Fassa - Foto di Gianni Crestani da Pixabay

Vigo di Fassa

Vigo di Fassa è un centro sciistico tra Val di Fassa e le Dolomiti, ricco di strutture alberghiere. Le prime notizie riguardanti gli insediamenti nella zona, risalgono al medioevo, anche se vi sono testimonianze che fanno risalire i primi insediamenti al Paleolitico. Da vedere è la Chiesa di San Giovanni, uno degli edifici più antichi della valle, realizzato in stile gotico, dove sono custoditi affreschi risalenti al XVI secolo. La Chiesa di Santa Giuliana risiede su un colle, risalente al 1237, ma riedificata completamente nel Quattrocento. Le sue quattro campane, vengono suonate manualmente durante eventi importanti, secondo un’antica tradizione che prevedeva la tecnica del “fermabattaglio”. Più a valle rispetto la Chiesa di Santa Giuliana, vi è il Cimitero di guerra austro-ungarico, dove riposano più di 600 soldati austriaci, caduti in combattimento durante la Prima Guerra Mondiale. Nella frazione di San Giovanni, invece, vi è il Museo ladino di Fassa, dove sono illustrate le tradizioni della cultura ladina e gli attrezzi tipici delle attività agricole di un tempo. Nel museo mineralogico di Monzoni, invece, sono state raccolte circa 200 tipologie diverse di minerali, visionabili grazie a un microscopio. 
Monte Bondone Trento - foto di Haneburger da it.m.wikipedia.org/wiki
Monte Bondone Trento - foto di Haneburger da it.m.wikipedia.org/wiki

Bondone

Bondone è il comune più a valle della valle del Chiese. È composto da due frazioni: il paese di Bondone e il paese di Baitoni, nella piana alle foci del fiume Chiese, abitato dalla metà del XIX secolo in seguito alla bonifica. Al confine con la Lombardia, vi è il piccolo paese dei carbonai, il quale si arrampica sulla montagna che separa il bacino del Chiese da quello del Garda, mentre Baitoni, la frazione, si specchia nel Lago d’Idro. Vi consigliamo di visitare la parrocchia della Natività del 1300 e Castel San Giovanni, antica fortezza dei Conti Lodron, risalente al XI secolo. Nella zona potrete concedervi passeggiate alla Bocca di Valle, al rifugio Alpo, alla Cima Tombea, definita il “giardino sulle alpi” (grazie alla varietà di fiori e alla vista sul Lago di Garda) e alla pianura della Valvestino. È un borgo dalla storia complessa, intrecciata con quella dei signori e delle cittadine circostanti, ed è noto come il “paese dei carbonai” in quanto, fino a cinquant’anni fa, questo era il mestiere praticato dalla maggioranza degli abitanti. Una curiosità riguardante Bondone riguarda i nomi delle sue strade: difatti durante il fascismo, molte strade furono dedicate a personaggi simbolo del fascismo.
San Lorenzo in Banale
San Lorenzo in Banale

San Lorenzo in Banale

San Lorenzo in Banale, uno dei Borghi più belli d’Italia, era originariamente un “accampamento romano”, come dimostrano i reperti archeologici trovati nella zona. È divenuto borgo, in particolar modo, in seguito alla costruzione di Castel Mani, avvenuta nel XII secolo, per ordine del vescovo di Trento. Questo borgo è una delle porte del Parco Naturale Adamello Brenta. La Casa del Parco, dal nome “C’era una volta” conserva intatta la civiltà contadina della zona. Il centro è caratterizzato dalla presenza di un edificio settecentesco recentemente restaurato, Casa Osei, dove attualmente vi è una mostra etnografica permanente. Se visitate il borgo in autunno, non perdetevi l’appuntamento con la sagra della Ciuìga, un tipico insaccato prodotto nel Trentino centro-occidentale, composto da carne di maiale e rape cotte e sminuzzate. Il suo maggior punto d’attrattiva sono le sue bellezze naturali, che permettono di farea numerose escursioni e di praticare gli sport di montagna.
Chiusa Trenti Alto Adige - foto y Flickr.com
Chiusa Trenti Alto Adige - foto y Flickr.com

Chiusa

Il comune di Chiusa, immerso tra alberi di castagni e vigneti, è una delle mete più interessanti della valle d’Isarco, in Alto Adige. Il cuore del comune è la località medievale di Chiusa all’Isarco, che nel 2002 è stata dichiarata uno dei borghi più belli d’Italia. A proteggere la città di Chiusa, vi sono le Dolomiti da una parte e le Alpi Sarentine dall’altra. Il suo centro storico, ha scorci pittoreschi che hanno catturato anche il noto pittore Albrecht Dürer. Visitando questo borgo, sarete affascinati dalle sue casette colorate con le facciate merlate, ad oggi noto come borgo degli artisti, grazie alla ricca vita culturale degli anni passati. Da vedere è la sua opera d’arte Das kleine Glück. I ritrovamenti tombali, risalenti probabilmente al periodo delle invasioni barbariche, mostrano che il territorio fu abitato sin da epoche remote ed il suo centro abitato si è sviluppato attorno al Monastero di Sabiona, che diventerà, dopo l’anno Mille, sede vescovile, che sarà poi trasferita nella diocesi di Bolzano e Bressanone. Ad oggi il borgo conta all’incirca 5 mila abitanti e la sua economia si regge sull’agricoltura e sul turismo. Nei pressi del monastero, vi sono quattro cappelle, quali la Cappella delle Grazie, la Chiesa delle Vergini, la Chiesa di S. Croce e la Torre di S. Cassiano. Merita una visita anche il Museo Civico di Chiusa mentre, fuori dal paese, vi è la Miniera di Villandro, che fu data in dono al Monastero di Novacella dall’Imperatore Federico Barbarossa. Tra gli eventi da non perdere, abbiamo la manifestazione In vino veritas, che si celebra nel mese di agosto.
Vipiteno - Foto di Fred Pöschl da Pixabay
Vipiteno - Foto di Fred Pöschl da Pixabay

Vipiteno

Vipiteno è un comune di circa 7.000 abitanti in provincia di Bolzano ed è parte dei Borghi più belli d’Italia. Questo borgo vanta numerosi primati, tra cui il secondo posto nella classifica della felicità, la pista di slittino più lunga in Italia ed è tra i primi borghi ad inaugurare i mercati di Natale ad alta quota. Vi consigliamo di iniziare la visita dalla via Città Nuova, dove sono allineata graziose case colorate, difatti un tempo il colore dell’abitazione indicava la qualità dell’alloggio, mentre ciascuna insegna (in ferro battuto) aveva un significato: ad esempio la luna e le stelle indicavano gli orari di apertura della locanda fino a tarda sera. Camminando lungo Città Nuova, giungerete al municipio, una struttura in stile tardogotico dove potrete ammirare la statua di Giovanni Nepomuceno, eretta nel 1739, per proteggere la città dalle inondazioni dei fiumi vicini. Simbolo del borgo è la Torre delle Dodici, alta 46 metri, che divide la città vecchia dalla città nuova. In quella torre, in passato, abitava un guardiano che batteva le ore e sorvegliava il borgo in caso di incendio, tempeste e guerre. Nei pressi della Torre vi è Piazza Città, luogo dove si svolge la vita sociale della città e dei caratteristici mercatini di Natale. In passato, la piazza non fu edificata per essere la piazza principale della città, ma bensì per essere un’area realizzata per difendere la Città Nuova. Da vedere è anche la Chiesa di Santo Spirito, che ospita al suo interno un importante ciclo di affreschi tardogotici. Altra via ricca di vita è via Città Vecchia, una strada ricca di bar e negozietti. Tornando sulla via Città Nuova, è possibile ammirare anche la Commenda dell’Ordine Teutonico, un edificio risalente al Duecento, che ospita il museo civico e il museo Multscher. Fuori città vi è la Chiesa parrocchiale “Madonna della Palude”, la chiesa più alta tra Monaco e Verona, edificata sui resti di una chiesa romanica, nei pressi del cimitero romano restaurata prima in stile barocco, poi in stile neogotico. Meritano una visita anche il Castel Tasso e le Cascate di Stanghe.
Borgo di Rango
Borgo di Rango

Rango

Il borgo di Rango, frazione del Comune di Bleggio Superiore, è un esempio di architettura rurale trentina, che è stato inserito nel 2006 nel circuito dei borghi più belli d’Italia. La struttura del paese è tipica dei paesi fortificati e, per addentrarsi nel borgo, bisogna arrampicarsi su altopiani panoramici, così belli da togliere il fiato. Nel borgo, alle costruzioni rinascimentali, si uniscono elementi contadini, che raccontano di un passato di pastori e mercanti, pellegrini e viaggiatori venuti da lontano, che si fermavano qui dopo aver attraversato i monti. Un tempo, nelle case rurali, alloggiavano uomini e bestiame. Un importante luogo di aggregazione all’epoca era la piazza, dove si riunivano gli abitanti. Da non perdere, sono il borgo di Balbido e la chiesa di Santa Croce, con la cappella seicentesca che racchiude un altare barocco realizzato in legno dorato. Durante il periodo natalizio, si svolge un caratteristico mercato di Natale, dove il borgo mostra il meglio di sé. Protagonisti della tavola nel borgo di Rango, sono la noce del Bleggio e i suoi vini, tanto che il paese è parte della “Strada del Vino e dei Sapori dal Lago di Garda alle Dolomiti del Brenta”.
Castello Fortezza Museo di Juval - Foto di eberhard grossgasteiger da Pixabay
Castello Fortezza Museo di Juval - Foto di eberhard grossgasteiger da Pixabay

Castel Juval

Una menzione speciale lo merita Castel Juval. Arroccato su un'altura nella splendida val Venosta, in provincia di Bolzano, nel comune di Castelbello-Ciardes, deve il suo nome al nome latino della montagna Mons Jovis. La sua più antica testimonianza risale al 1278, quando il castello era di proprietà di Hugo von Montalban e probabilmente il castello fu realizzato già trent’anni prima. Dal 1983 è la residenza estiva di Reinhold Messner, noto alpinista, che ha adibito parte del castello a Museo dedicato al “mito” della montagna. Per molti popoli in tutto il mondo la montagna è sacra, dall'Olimpio all'Ararat, dal Sinai al Kailash, dal Fujiama in Giappone all'Ayers Rock in Australia. Il museo custodisce una raccolta di dipinti con vedute delle grandi montagne sacre, una preziosa collezione di cimeli tibetani e di maschere provenienti dai cinque continenti, la stanza del Tantra e, nei sotterranei, le attrezzature usate da Reinhold Messner nelle sue spedizioni. Nei pressi del museo, bello ed emozionante, si possono visitare i vigneti in pendenza dell'azienda agricola Unterortl e la trattoria Schlosswirt Juval che serve piatti tipici.
Mulino in Trentino Alto Adige - Foto di meval700 da Pixabay
Mulino in Trentino Alto Adige - Foto di meval700 da Pixabay

Divertimenti

Il Trentino Alto Adige è una regione ricca di storia e cultura, con paesaggi simili a un dipinto e una radicata tradizione culinaria. È possibile godersi il Trentino sia d’inverno, quando potrete divertirvi sulle piste da scii o, per gli esperti, nei fuoripista, che d’estate, stagione in cui potrete dedicarvi al trekking o rilassarvi nei boschi. Per godervi l’anima della regione, vi consigliamo di dormire in un rifugio, dove potrete gustarvi piatti tipici dinanzi al tepore di un camino. I mercatini di Natale sono un’esperienza unica per i turisti: difatti, durante questo periodo, potrete perdervi tra le stradine acciottolate illuminate, dove sarete deliziati dal profumo di vin brulè. In Trentino, sono famosi anche i centri termali, già apprezzati all’epoca dei romani. Tra gli stabilimenti più famosi vi sono Comano, Levico, Pozza di Fassa e Pejo. Potete anche dilettarvi con il pattinaggio sul ghiaccio, in quanto vi sono numerose piste al chiuso. Tra una visita ai mercati e una pattinata, non perdetevi i numerosi castelli della regione, in quanto questa è una regione ricca di storia e di patrimonio artistico. I migliori ristoranti dove provare i prodotti locali? Sicuramente gli agriturismi! Non perdetevi la zuppa d’orzo, i canederli prodotti nelle masserie e gli strudel. Per gli amanti del vino, vi consigliamo di farvi un giro nelle cantine e nelle aziende vinicole. Difatti, oltre al vino bianco e al vino rosso, la regione è famosa per lo spumante. Se riuscite a stare più giorni, visitate anche le città principali: Trento, Bolzano e Rovereto. Ma anche Merano, Bressanone, Riva del Garda.
Clima, curiosità e consigli
Clima: Il Trentino ha un clima di tipo continentale e alpino, che può variare in base ai venti predominanti, alla quota e alla presenza di laghi, fino ad avere i tipici caratteri del clima mediterraneo. Le precipitazioni, in generale, cadono sui rilievi più elevati e nelle zone meridionali ed occidentali della regione, anche a causa dei venti occidentali e meridionali. Le piogge cadono prevalentemente d’estate sulle Dolomiti, mentre nella zona meridionale del Trentino Alto Adige, vi sono picchi di piovosità durante le stagioni intermedie. Sui rilievi, l’inverno è la stagione con meno precipitazioni poiché è il clima è principalmente nevoso. In questa regione si verifica anche il fenomeno del Foehn, con estati calde ed inverni rigidi. 
 
Curiosità: quando le alpi passano dal verde acceso dell’estate ai colori caldi del giallo, rosso e arancione, in Trentino inizia la “quinta stagione”, nota come il il Törggelen, un’antica tradizione nata come festa dei braccianti al termine della vendemmia, diventata oggi un’esperienza molto popolare, che inizia con una passeggiata sui sentieri dei castagneti e termina con una visita alle caratteristiche osterie contadine. Le prelibatezze tipiche di questa tradizione, sono le zuppe di orzo o zucca, le frittelle di patate con i crauti, i krapfen e le caldarroste. 
 
Consigli: non perdetevi il parco naturale Puez-Odle, un parco situato a un’altitudine di 2.500 metri sul livello del mare, dove sono presenti diverse tipologie di roccia, flora, fauna e il Lago di Carezza, uno dei laghi più belli al mondo.

Lago di Braies


Da non perdere, è il Lago di Braies, un bellissimo lago alpino situato in Val di Braies a circa 97 chilometri da Bolzano, che giace ai piedi dell’imponente parete rocciosa della Croda del Becco e si trova nel parco naturale Fanes- Sennes e Braies. Il suo colore blu intenso e lo scenario naturale in cui è immerso, lo rendono una delle principali mete turistiche. Potete anche concedervi un giro attorno al lago, dove il percorso è piano e largo sulla sponda occidentale e ripido e stretto su quella orientale.
Secondo una leggenda, la vallata di Braies era abitata anticamente da uomini selvaggi di brutto aspetto, che custodivano l’oro situato nelle vicine montagne. Per i selvaggi era prezioso l’oro ma, al contempo, li rendeva duri nell’animo. Successivamente, nella valle, giunsero degli allevatori insieme al loro bestiame e i selvaggi gli diedero in dono degli oggetti prodotti con il loro oro. Gli allevatori, vedendo l’abbondanza di oro, diventarono avidi e decisero di impadronirsi dell’oro. I selvaggi, per fermare l’avanzata degli allevatori, fecero sgorgare alcune sorgenti d’acqua, che diedero vita al Lago di Braies.
 

Molveno

Molveno, situato nel Trentino Alto Adige, è un luogo incantevole per le tue vacanze. Molveno è un paese di poco più di 1.000 abitanti e si trova a 40 chilometri da Trento, sulle sponde dell’omonimo e incantevole lago, circondato dalle Dolomiti di Brenta, nel Parco Naturale Adamello-Brenta1.
Qui potete godervi la quiete della grande spiaggia in riva al lago, fare brevi passeggiate fino alle malghe o ai rifugi e poi gustare le specialità trentine con vista sulle Dolomiti di Brenta. D’estate potrete scegliere tra il windsurf sul lago, una partita a tennis, una gita in barca o in pedalò, un volo in parapendio, un’uscita in canoa, un corso di stand up paddle, una nuotata nella piscina olimpionica o una passeggiata lungo le rive del lago. Bellissimo è dedicarsi al Trekking o percorrere i sentieri in mountain bike sulle Dolomiti di Brenta, patrimonio UNESCO. Dal paese la cabinovia vi porterà comodamente all’ Altopiano di Pradel, dove potete trovate i percorsi avventura del Forest Park. D' inverno potete dedicarvi allo sci nel comprensorio di Fai della Paganella, oppure seguire i sentieri del Parco Naturale Adamello Brenta indossando comode ciaspole

Ledro

il lago di ledro è noto come uno dei laghi  più linpidi dei Trentino.la valle di Ledro con i suoi borghi , invita ad escursioni. il comine di Ledro è composto da ben 14 borghi, agli ospiti offre una serie di attrazioni; la strada panoramica del Ponale la cascata Gorg d'Abiss, la val Concei e il lago d'Ampola