I borghi piu belli delle Marche

Le Marche una pluralità d’identità

Unica regione italiana ad aver conservato il nome plurale, le Marche sono espressione di una pluralità d’identità che si esprime anche dal punto di vista paesaggistico, Le Marche è quella regione d'Italia che si sviluppa tra cime innevate d’inverno e spiagge di sabbia finissima d’estate, capace di detenere quindici Bandiere Blu che certificano la qualità delle acque, dei servizi e della gestione ambientale. Ma le Marche sono anche Culla della cultura italiana, ​meta amata dai pellegrini della religione cristiana, regione votata alla natura grazie ai suoi due parchi nazionali e ben quattro parchi regionali, ma sopratutto un museo diffuso, a cielo aperto, tra borghi e città d’arte di epoca rinascimentale.
Cinta Muraria di Gradara - Urbino - Foto di Valter Cirillo da Pixabay
Cinta Muraria di Gradara - Urbino - Foto di Valter Cirillo da Pixabay

Gradara

Gradara. molti turisti vengono a gradara per vedere la Rocca e , si ritrovano in un borgo ricco di storia.
la Rocca demaniale e' il monumento piu'vistoso ,e' sicuramente un luogo ricco di storia,e' possibile passeggiare nel castello,sulle mura ma anche sul ponte levatoio e nell'elegante cortile. il suggestivo percorso denominato" camminamenti di ronda2 costituisce oggi una delle principali attrattive turistiche per ammirare l'esterno della rocca in tutto il suo splendore, godere il panorama delle dolci colline e nello stesso tempo perdersi oltre l'orizzonte del mare.situato nel centro di Gradara palazzo rubini vesin e' composto da una serie di saloni con importanti affreschi. patrimonio di Gradara di sorprendente ricchezza naturalistica e'" il bosco di Faolo e francesca," ospita numerose varieta'botaniche, nel parco si puo' assistere alle pratiche di rapaci in volo. infine nel  territorio di Gradara si trova il progetto le mura ,un percorso museale a cielo aperto di street art finalizzato alla creazione di opere d'arte contemporanea.
Castello di Gradara - thanks Wikimedia Commons
Castello di Gradara - thanks Wikimedia Commons
Sicuramente, però, la visita più interessante rimane alla Fortezza Albornoz che fu edificata sul punto più alto del monte San Sergio a scopo difensivo nella seconda metà del XIV secolo. Ad oggi ospita il Museo Bella Gerit, mentre lo spazio antistante è diventato un parco pubblico. Prima di lasciare la città, vi consigliamo di concedervi uno stop a Gradara, cittadina nota agli amanti della letteratura. Difatti, nel castello di questo borgo, si svolse la storia d’amore tra Paolo e Francesca. Questo tour tra leggenda e letteratura, vi lascerà senza parole. La cittadina è stata inserita tra i borghi più belli d'Italia dall'associazione omonima ed è stata insignita, dal 2004, della Bandiera arancione del Touring Club Italiano. Il Castello di Gradara ed il suo borgo fortificato rappresentano una delle strutture medioevali meglio conservate d’Italia. Inoltre, le due cinte murarie che proteggono la fortezza, la più esterna delle quali si estende per quasi 800 metri, la rendono anche una delle più imponenti della penisola. Qui si organizzano ogn'anno molti eventi ed è possibile, con i giusti permessi e per tempo, anche sposarsi.
 
Urbino - Palazzo ducale
Urbino - Palazzo ducale

Urbino La Perla Del Rinascimento

La città di Urbino ha origini antichissime e il nome Urvinum deriva probabilmente dal latino Urvus (urvum è il manico ricurvo dell’aratro). L’antica Urbinum Metaurense, così chiamata allora, fu un importante municipio in epoca romana. In un primo momento fu occupata dai Goti, fu poi conquistata da Belisario nel 538, per poi avere il suo periodo di ascesa con Liutprando. Intorno al 1375, Antonio da Montefeltro, importante figura politica e militare, si alleò nel 2376 con Firenze e Milano e stringendo un’alleanza con Gian Galeazzo Visconti. Questo legame portò al riconoscimento dei suoi possedimenti nel 1390, da parte di papa Bonifacio. La città ebbe un periodo di ricchezza e di rinascita sia dal punto di vista culturale, che architettonico grazie ai Montefeltro, che governarono (salvo brevi interruzioni) fino al 1508. Dal 1508 al 1631, il ducato fu presieduto dalla famiglia Della Rovere, per poi passare alla Chiesa, quando la città ebbe il suo periodo di declino. Nel 1797 Urbino fu conquistata dai francesi, per poi far parte della Repubblica romana e del Regno italico. Fu occupata da Gioacchino Murat per breve tempo (marzo-maggio 1815) e successivamente fu governata nuovamente dall’autorità pontificia. Infine, nel 1860, entrò a far parte del Regno d’Italia.   

Cosa Vedere ad Urbino

Urbino è una città ricca di storia e arte, immersa tra le colline marchigiane. La città, caratterizzata da una lunga cinta muraria in cotto e da edifici realizzati in pietra arenaria, da borgo è divenuta “culla del Rinascimento” grazie all’opera di numerosi artisti, che circondavano Federico da Montefeltro, il quale voleva creare una città che rappresentasse appieno il Rinascimento. Passeggiando per i suoi vicoli e ammirando i suoi maestosi palazzi, potrete notare che i desideri di quest’uomo, importante figura per la città, furono realizzati. Il centro storico di Urbino, difatti è ad oggi Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. 
Palazzo Ducale di Urbino - Foto di Valter Cirillo da Pixabay
Palazzo Ducale di Urbino - Foto di Valter Cirillo da Pixabay
Vi consigliamo di iniziare il vostro tour artistico-culturale partendo dal Palazzo Ducale, che non è semplicemente un palazzo, ma una piccola città fortificata, voluta da Federico da Montefeltro, la cui costruzione iniziò nel 1444. Federico, noto per la sua raffinatezza ed eleganza, voleva creare una struttura che superasse in bellezza altre residenze nobiliari d’Italia. Fra i vari maestri che furono impegnati nella creazione dell’edifico, vanno ricordati Maso di Bartolomeo, Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini. Racchiusa nel cuore del Palazzo Ducale, vi è una bellissima Rampa Elicoidale. Fu progettata da Francesco di Giorgio, ed è nascosta all’interno del Torrione Circolare, che da piazzale Mercatale portava al piano del Teatro di Urbino. La scala fu creata sia per permettere al Duca di raggiungere a cavallo le scuderie ducali, che per controllare il lavoro degli inservienti nelle stalle. Nell’800, nella parte superiore, venne edificato il Teatro Sanzio grazie all’architetto Vincenzo Ghinelli. La Galleria Nazionale delle Marche conta all’incirca 80 ambienti, in cui sono esposti dipinti su tavola e su tela, affreschi, sculture, arazzi e tante altre opere, collocabili tra i Trecento e il Seicento. I punti più suggestivi sono la “Facciata dei Torricini” e “Lo studiolo”, definito uno “scrigno di bellezza, raffinatezza, di prospettiva…”. Nell’appartamento del duca sono custoditi due capolavori di Piero della Francesca: la Flagellazione di Cristo e la Madonna di Senigallia. Vi sono anche Ritratto di Gentildonna di Raffaello e Resurrezione e L’Ultima Cena di Tiziano. Al secondo piano, invece, è possibile ammirare opere del Cinquecento e del Seicento di artisti quali Gentileschi, Barocci e Guerrieri. All’interno di questo palazzo. è conservato un quadro rappresentante l’emblema della città, che si chiama per l’appunto “la Città Ideale”, il quale rivela come Urbino sia stata nel corso della storia simbolo dell’arte italiana e mondiale. 
Madonna con il Bambino di Raffaello Immagine da casaraffaello.com
Madonna con il Bambino di Raffaello Immagine da casaraffaello.com
A Urbino non potete perdervi la casa natale di Raffaello, dove sono custodite le sue opere giovanili. Situata all’interno del quartiere artigiano, questa casa rappresenta la fanciullezza di Raffaello, nato il 28 marzo del 1483. Nel 1873, la casa diventò proprietà dell’Accademia Raffaello, che collezionò varie opere dell’artista legate alla sua vita. Al piano terra è possibile ammirare la bottega del padre Giovanni Santi, mentre al primo piano troverete sia copie dei dipinti di Raffaello che omaggi di altri artisti. Visitando la camera da letto di Raffaello, potrete ammirare da vicino la Madonna con Bambino, opera realizzata in giovinezza in collaborazione col padre. L’Oratorio di San Giovanni Battista si presenta con una facciata esterna, restaurata in stile neogotico agli inizi del XX secolo, grazie al progetto di Diomede Catalucci. Varcando il portone d’ingresso, potrete ammirare il ciclo di affreschi dei fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni da Sanseverino, esponenti del periodo tardo gotico, risalenti più o meno al 1400. A riempire intera parete dell’abside vi è la Crocifissione di Cristo, mentre lungo la parete laterale destra, è possibile ammirare le Storie della Vita di San Giovanni Battista, terminato nel 1416. Quest’ultimo è uno dei più grandi esempi di gotico fiorito o gotico internazionale presenti nelle Marche. Sulla parete sinistra, invece, è dipinta la Madonna dell’Umiltà.
Duomo di Urbino - foto di sailko da commons.wikimedia.org
Duomo di Urbino - foto di sailko da commons.wikimedia.org
Il Duomo di Urbino è la chiesa principale della città. La sua rima costruzione risale al 1021, in seguito fu sostituita da una chiesa costruita ad opera di Francesc di Giorgi Martini. Dopo il terremoto del 1789, il Duomo fu edificato grazie a Giuseppe Valadier, in stile neoclassico. All’interno è possibile ammirare due meravigliose tele di Federico Barocci: il Martirio di San Sebastiano e l’Ultima cena. La parte più suggestiva della cappella sono le grotte, dove furono custodite le opere del tesoro della Basilica di San Marco a Venezia, durante la Seconda Guerra Mondiale. Nelle grotte vi è anche il Corridoio del perdono: che in passata veniva percorso per espiare i peccati, durante il Lunedì di Pasqua. La Chiesa di San Bernardino degli Zoccolanti è una chiesa francescana situata su una collina a circa 2,5 km dal centro, dalla quale è possibile ammirare la città. Fu costruita per ordine di Federico da Montefeltro dopo la sua morte, per diventare il luogo della sua sepoltura e dei suoi successori. Secondo gli storici, questa chiesa è il risultato della collaborazione tra Francesco di Giorgio Martini e il Bramante. Sull’altare primeggia la “Pala votiva di Federica” realizzata da Piero della Francesca, oggi conosciuta come “Pala di Brera”.

Divertimenti

Se dopo aver girato la città, volete concedervi una pausa, ci sono dei ristorantini caratteristici dove potrete provare le specialità della città, come La Locanda del Blasone Pizzeria, nei pressi di Piazza della Repubblica, dove potrete gustare piatti tipici in un ambiente rustico. Nel cuore del centro storico, invece, vi è la Taverna degli Artisti, dove potrete mangiare prodotti genuini a prezzi contenuti e, al contempo, ammirare gli affreschi che decorano i muri. Se volete cenare respirando un’atmosfera storica, la Terrazza del Duca è il luogo adatto a voi. Potrete provare la classica cucina marchigiana a prezzi modesti, con vista sul Palazzo Ducale. Per gli amanti della vita notturna, vi sono numerosi discobar dove potrete passare la notte, come il Bunker 83, l’Art Cafè, in cui l’intrattenimento coniuga con l’arte, il Bosom Pub, nel centro storico, frequentato da numerosi studenti e il Q Club, uno dei locali più cool della città.
 
Clima, Curiosità e Consigli
Clima: il clima è caldo e temperato. Durante l’anno vi è una piovosità significativa, anche nel mese più secco, come luglio. Il mese più piovoso, invece, è novembre. Il mese più caldo è luglio, con una temperatura media di 22,2°C, mentre il più freddo è gennaio, con una temperatura media di 2,6°C.
 
Curiosità: quando visiterete Palazzo Ducale ad Urbino, in un momento di tranquillità, provate a stare in piedi al centro del piazzale esterno del palazzo e a intonare una canzone: noterete che la vostra voce sembrerà amplificata. Difatti la costruzione dell’edificio permetteva al Duca di affacciarsi da una delle sue finestre e di far raggiungere, in modo chiaro, la sua voce al popolo.
 
Consigli: prima di lasciare la città, vi consigliamo di assaggiare due prodotti tipici, quali la casciotta (formaggio tipico composta da latte vaccino e latte ovino) e la cresciata sfogliata. Da leccarsi i baffi!
 
Borghi Più Belli D'Italia