Palermo la capitale dello street food

Palermo e le sue origini

Palermo, capoluogo della Sicilia, è una città che ha acquisito prestigio nel corso della storia, essendo stata centro di una fusione di culture, quali quelle greco-bizantina, araba e latina. Goethe ne fu affascinato, a tal punto da denominarla “la terra dove fioriscono i limoni”. Le bellezze Palermitane, nonostante i danni portati della seconda guerra mondiale, attirano ancora oggi turisti da tutto il mondo. Palermo fu fondata dai Fenici, i quali la denominarono “Ziz” che nella loro lingua significa fiore. Più tardi i greci la chiamarono “Pànormos”, che in greco significa "tutto porto". A capo della città vi fu, per breve tempo, Pirro, re dell’Epiro, che giovernò fino alla conquista dei romani, (che avvenne durante la Prima guerra punica). Tre anni dopo tentò di conquistarla prima Asdrubale e poi il padre, ma senza ottenere esito alcuno. Gli anni della dominazione romana, furono per Palermo anni di fioritura, fino a quando, nel 535, fu conquistata dal generale bizantino Belisario e, durante la dominazione bizantina, visse un periodo buio. La città fu governata dai bizantini fino all’831, quando avanzarono i musulmani. Palermo divenne il principale centro militare degli arabi. Sotto il dominio arabo, Palermo fu tra le città più prestigiose del mondo musulmano e, le sue opere d’arte furono descritte ed omaggiate da scrittori di ogni parte del mondo. Il periodo di fioritura sotto il dominio arabo, durò fino al 1072, quando Palermo fu conquistata dai Normanni. L’obiettivo dei normanni fu quello di restituire alla città un’impronta cristiana, smantellando gli edifici arabi. Tuttavia, i sovrani si dimostrarono anche tolleranti, permettendo la serena convivenza della popolazione araba, greco-bizantina e latina, rispettando qualsiasi cultura. Divenuta capitale del regno nel 1130, fu nota per il commercio di stoffe e tessuti, in particolar modo quelle tessute dagli arabi, richieste in tutta Europa. La dinastia normanna terminò con la morte di Guglielmo II. Gli successe Federico II di Svevia, che rese la città uno dei maggiori centri culturali d’Europa. Fu proprio alla sua corte che nacque la nota scuola poetica siciliana in lingua volgare. Quando Palermo passò sotto al dominio degli Angioini, il centro culturale diventò Napoli. Questa decisione portò alla rivolta dei Vespri siciliani, che si concluse con la pace di Caltabelotta del 1302, dove vennero cacciati gli Angiò e ricevette la corona Pietro III D’Aragona, il quale rivendicava i diritti della dinastia sveva. Nel 1412, la Sicilia fu annessa alla corona d’Aragona per volete di Ferdinando I e Palermo perse il suo prestigio economico, pur rimanendo la sede burocratica e amministrativa dell’isola. Questo portò ad una rivolta, che esplose nel 1647, capeggiata da Giuseppe d’Alessi. Dopo la dominazione sabauda e quella austriaca, acquisirono il potere i Borboni. La corte borbonica fu accolta con piacere, fino a quando, la soppressione della costituzione concessa alla Sicilia quattro anni prima, rese Palermo città di provincia. Questo evento suscitò un sentimento antiborbonico nella popolazione e portò a violente rivolte nel 1820 e 1848. Partendo dal moto guidato da Rosolino Pilo, si susseguirono una serie di ribellioni, che portarono alla Spedizione dei Mille: in un primo momento furono sconfitti i borboni a Calatafimi, poi Garibaldi proseguì verso Palermo sconfiggendo l’esercito borbonico. In seguito all’annessione al regno d’Italia, i filoborbonici e gli autonomisti organizzarono un’altra rivolta, la quale costrinse le autorità a chiudersi negli edifici, permettendo ai ribelli di impossessarsi della città. La Seconda Guerra Mondiale portò numerosi danni e, solamente a partire dagli anni 80, fu avviata l’opera di risanamento. Ad oggi il turismo è un settore importante dell’economia.

Cosa vedere:

Palermo è una città ricca di monumenti e di opere d’arte, tanto da essere stata dichiarata, nel 2015, Patrimonio dell’Unesco. Vi sono numerose meraviglie, da visitare, della città arabo-normanna:
Cattedrale di Palermo - Foto di salvatore galle da Pixabay
Cattedrale di Palermo - Foto di salvatore galle da Pixabay

Cattedrale Palermo

La cattedrale di Palermo racconta la storia millenaria della città. Fu una basilica sotto la dominazione cristiana, diventò una moschea sotto la dominazione araba per poi ritornare una chiesa con il dominio dei normanni. Fu Ferdinando Fuga a dargli un’impronta neo-classica, anche se è possibile ancora ammirare tracce arabo-normanne, gotiche e barocche nell’abside maggiore. 
La Chiesa della Martorana fu costruita su ordine dell’ammiraglio Giorgio d’Antiochia ed è una delle più affascinanti chiese bizantine in Italia, sorprendente anche per il contrasto tra lo stile arabo-normanno. Tra le decorazioni, la più sorprendente è quella del “Cristo pantocratore”, in cima alla cupola.
Palermo Cappella Palatina - Foto di Taken da Pixabay
Palermo Cappella Palatina - Foto di Taken da Pixabay

Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina

Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina rappresentano la più antica residenza d’Europa e, la sede della Cappella Palatina, fu costruita nel 1130 per volere di Ruggero II di Sicilia. A catturare l’attenzione sono i mosaici bizantini tra cui primeggia il “Cristo pantocratore” presente anche nella Chiesa della Martorana.  Le Catacombe dei Cappuccini vengono descritte come il luogo dove “i vivi incontrano i morti”. È proprio questo il motivo per cui i frati erano soliti mummificare i morti: per dare la possibilità ai parenti dei defunti di incontrare i propri cari. I Cappuccini mummificarono i defunti fino agli inizi del ‘900, a eccezione di Rosalia Lombardo, la quale morì nel 1920 e fu mummificata per volere del padre e ad oggi è riconosciuta come " la mummia di Palermo". Alla mummia è legato un mistero, secondo cui la mummia apre e chiude gli occhi più volte al giorno.
 Palermo Palazzo Abatellis - Foto di Maria e Fernando Cabral da Pixabay
Palermo Palazzo Abatellis - Foto di Maria e Fernando Cabral da Pixabay

Galleria regionale Palazzo Abatellis

Palazzo Abatellis  è un antico palazzo nobiliare situato a Palermo in via Alloro, nel quartiere Kalsa. Visitare la Kalsa, significa rivivere la storia di un luogo che ha rappresentato a lungo la politica, la finanza e la cultura palermitana. C’è tanto da vedere, tra cui Palazzo Mirto, Palazzo Abatellis e l’Oratorio dei Bianchi. Palazzo Mirto è stato a lungo dimora della famiglia normanna dei Filangieri. Palazzo Abatellis è un museo ricco di opere medievali, accumulate soprattutto durante il secolo XIX. Per ultimo, abbiamo l’Oratorio dei Bianchi, sede della Nobile, Primaria e Real Compagnia del Ss. Crocifisso, dove è possibile ammirare la “porta della vittoria”. La Fontana Pretoria si trova al centro dell’omonima piazza e, viene chiamata dai palermitani “fontana della vergogna”, a causa della nudità delle sue statue. Era destinata ad abbellire il giardino di Don Luigi di Toledo a Firenze, ma fu poi venduta al senato di Palermo, per saldare alcuni debiti. 
Palermo - Cattedrale di Monreale
Palermo - Cattedrale di Monreale

Cattedrale di Monreale

Il Duomo di Moreale o la Cattedrale di Santa Maria Nota, è anch’essa patrimonio dell’Unesco dal 2015. I mosaici bizantini mostrano le tracce dei normanni, mentre il porticato rivela uno stile barocco. Il tutto contrasta l’altare maggiore e l’organo, il primo risalente al ‘700 e il secondo al ‘900. Secondo la leggenda fu la Madonna a volere la costruzione del Duomo, rivelandosi in sogno a un condottiero normanno. Da non perdere sono i tipici mercati Palermitani, in cui potrete notare anche l’influsso della lunga tradizione araba. È possibile trovare sia piatti tipici che bancarelle, dove vengono venduti piatti appartenenti anche ad altre culture.
Palermo Street Food - foto di Thierry TUTIN da flickr.com
Palermo Street Food - foto di Thierry TUTIN da flickr.com

Movida e divertimenti

Se avete voglia di aperitivo, dovete sapere che a Palermo anche l’aperitivo è accompagnato da prodotti tipici ed è possibile mangiare e bere a basso costo. A piazza Caracciolo, nei pressi del mercato della Vucciria e nel pieno della vita mondana della città, potrete assaggiare prodotti tipici quali pane e panelle, stigghiola, pani ca’ meusa e tanto altro. Successivamente, potete dirigervi verso un’enoteca come “Taverna Azzurra”, che ha mantenuto lo stesso stile degli anni ’70, e gustarvi un calice di vino. Se preferite un luogo più tranquillo, c’è la Premiata Enoteca Butticè, in piazza San Francesco di Paola 12. Se siete in visita a Luglio, non perdetevi la Festa di Santa Rosalia che si celebra nella notte tra il 14 e il 15 luglio.Invece, se vi trovate in città a metà dicembre, non perdetevi il Palermo Streetfood Fest, un festival che vi permetterà di deliziare il vostro palato. Per gli amanti della musica, a Palermo vi sono numerosi concerti o anche eventi che ospitano cantanti noti. Tra i locali da provare vi è il Gatto Nero Jazz, in via Rua Formaggi n°15. Se invece volete ascoltare diversi generi potete andare da “I Candelai”, in via dei Candelai n°65. Vi sono diverse discoteche presenti nel capoluogo siciliano, ma una da citare è sicuramente il Samanà club, tra le più grandi del sud Italia. Se volete provare nuove attività c’è il centro sociale “Ex Karcere”, basta tenersi aggiornati sulla pagina facebook per conoscere gli eventi in programma.
Palermo - Colazione alla palermitana: Brioche con gelato
Palermo - Colazione alla palermitana: Brioche con gelato
Alla discoteca preferite un tour gstronomico? Siete nel posto giusto.
A Palermo troverete oltre l’arancina (attenti a non sbagliarvi!), il panino con la milza, lo sfincione e tanti altri, i quali testimoniano la storia della città e la fusione di diverse etnie. Ce n’è anche per gli amanti dei dolci, difatti fanno parte della cucina palermitana cannoli, cassate, pasticcini alle mandorle o il gelo dell’anguria. Assolutamente da non perdere la colazione alla Palermitana: Brioche calda e granita o Brioche calda con gelato e panna!! Per gli amanti del mare: non perdetevi la spiaggia a Mondello con la sua sabbia bianca e l’acqua cristallina... ed i tanti locali dove mangiare dell'ottimo pesce, anche street food con un imperdibile polpo bollito da "Callogero".  Oppure potete prendere un traghetto o un aliscafo e vedere la splendida isola di Ustica, soprannominata “lisola dei sub”, perfetta, quindi, per i sub, ma adatta anche alle famiglie.
Palermo spiaggia di Mondello - Foto di sebagee da Pixabay
Palermo spiaggia di Mondello - Foto di sebagee da Pixabay
Clima, curiosità e consigli
Clima: A Palermo il clima è mediterraneo, con inverni miti e piovosi ed estati calde e soleggiate. A causa dello scirocco la città può raggiungere picchi di 20° in inverno e 40° in estate. 
 
Curiosità: Riguardo gli aneddoti interessanti da conoscere, a Palermo vi è una nota figura chiamata il Conte di Cagliostro: non si sa cosa fosse, sappiamo solo che fu condannato dalla chiesa per eresia. Di certo è parte integrante del culto popolare palermitano. Nel quartiere Ballarò è stato anche dedicato un murales a questa figura misteriosa. Come detto in precedenza, Palermo è stata sede di numerosi tumulti storici. Due uomini che capitanarono la rivolta, Gaspare Bivona e Filippo Patti, si nascosero in questa cripta per sfuggire alle truppe regie. Fu grazie a “due comari”, ossia due donne, che i due riuscirono a scappare. A Palermo vi è il famoso “genio di Palermo”, è un’entità soprannaturale ritenuta protettrice della città. È un simbolo a cui il popolo palermitano è molto legato, quanto Rosalia.
 
Consigli: Se arrivate a Palermo in aereo, sappiate che dall’aereoporto Punta Risi dista 35 km dal centro della città. Potete scegliere tra il taxi, l’auto a noleggio, oppure potete selezionare la compagnia Prestia e Comande, che collega da anni Palermo con l’aereoporto e viceversa, alla modica cifra di 6,30 €. Potete raggiungere il centro anche col Treno Trinacria Express, al costo di 5,80 €.  Se non sapete dove soggiornare, vi consigliamo di scegliere strutture ricettive che vanno da Piazza Politeama a Piazza Massimo e via Ruggiero Settimo. 
Città d'Arte Italiane