Caserta- La Versailles del Regno di Napoli

Caserta è una città di origine etrusca. Intorno al 423 a.C. fu conquistata dai Sanniti e si schierò dalla parte di Annibale, durante la battaglia con i romani. Per questo motivo, nel 211 a.C. fu punita con l’esproprio e la centuriazione, ossia la suddivisione di tutto il territorio in grandi appezzamenti quadrati. Caserta, allora chiamata Galatia, fu una colonia fino al 476 d.C. Quando iniziarono le invasioni barbariche, la città ebbe un periodo di declino, sino ad arrivare alla distruzione del 863 d.C. per volere di Pandone il Rapace, il quale obbligò gli abitanti a rifugiarsi nelle alture vicine. Durante il periodo della dominazione Longobarda, vi furono violente lotte di successione e la città si sviluppò attorno ad una torre d’avvistamento, ad oggi divenuta parte del palazzo della prefettura, mentre con le invasioni normanne, Caserta fu assoggettata ai nuovi signori e venne istituito lo stato casertano, dove vennero introdotti il feudalesimo e la cavalleria. Durante il periodo medievale, Casertavecchia fu il centro cittadino, posta a 401 metri d’altezza. In quegli anni fu centro vescovile e vennero apportate numerose modifiche urbanistiche, difatti vennero costruiti edifici come il Duomo con campanile, una cupola stile siculo-arabo-romanico e la Chiesa dell’Annunziata. La città si riprese durante il regno del conte Roberto. Furono costruiti il Palazzo Vescovile e la Casa Canonica. In seguito il regno passò agli Svevi, agli Angioini, fino ad arrivare al XVI secolo, quando la città ebbe un periodo florido, sotto il principato di Giulio Antonio e Andrea Matteo. Nel 1656, a causa della peste, la popolazione fu decimata. I Borboni giunsero a Caserta nel 1734 e, grazie alla dinastia spagnola, furono create numerose opere architettoniche, ad oggi patrimonio mondiale.
re Carlo di Borbone - immagine da<br>it.wikipedia.org
re Carlo di Borbone - immagine da
it.wikipedia.org

re Carlo di Borbone

Il re Carlo III di Borbone volle la costruzione di un palazzo, che prenderà il nome di Palazzo Reale, il cui progetto fu affidato a Luigi Vanvitelli, uno dei più grandi architetti dell’epoca. Gli altri maestosi palazzi casertani, devono la loro nascita a Ferdinando IV, il quale fece costruire a San Leucio una residenza con annessa una fabbrica per la produzione della seta, insieme ai quartieri di San Carlo e San Ferdinando. Ferdinando desidera una società perfetta, con l’abolizione del lusso e l’uguaglianza economica per tutti i suoi cittadini, anche se il suo progetto non viene realizzato. La costruzione della Reggia di Caserta, invece, fu voluta dal Re di Napoli Carlo di Borbone, il quale decise di creare una reggia che potesse essere imponente quanto quella di Versailles e, per motivi di sicurezza, fu scelta la località di Casertavecchia, a circa 15 km a nord della capitale. La reggia, nota come l’ultima realizzazione del Barocco italiano, fu terminata nel 1845, contando ben 1 200 stanze e 1 742 finestre. Dalla costruzione della reggia, l’economia e la vita della città, si muovevano intorno ad essa. In seguito alla sconfitta dell’esercito borbonico, nella battaglia di Volturno, Garibaldi pose il suo quartiere generale a Caserta. La vittoria portò all’annessione del Regno delle due Sicilie al Regno di Sardegna. Dal 1860 al 1919, vi fu il periodo caratterizzato dalla dominazione dei Savoia. La città ebbe numerosi danni in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, e si riprese solo negli anni ’60 e ‘80 grazie al boom edilizio. Ad oggi la storia della città, è racchiusa nel piccolo borgo di Casertavecchia, anche se la fama di Caserta nel mondo, è dovuta alle bellezze della Reggia e alla raffinatezza delle sete San Leucio, tra le più pregiate al mondo, che ricopre le pareti del Quirinale, della Casa Bianca e di Buckingham Palace.
Reggia Vanvitelliana di Caserta - Foto di Pietro Ricciardi da Pixabay
Reggia Vanvitelliana di Caserta - Foto di Pietro Ricciardi da Pixabay

Reggia di Caserta

Se visitate Caserta, vi consigliamo di iniziare il vostro tour con la maestosa Reggia di Caserta, considerata la più grande residenza reale del mondo, inserita tra i patrimoni dell’Umanità UNESCO.  Il palazzo, come detto precedentemente, è formato da 1200 stanze e si estende su un’area di circa 47 mila m², comprendenti anche il Parco della Reggia di Caserta, progettato nella seconda metà del XVIII secolo, dall’architetto e ingegnere Luigi Vanvitelli. I lavori iniziarono nel 1752 e si protrassero, con alcune interruzioni, fino al 1774. Dopo la morte di Luigi Vanvitelli, i lavori furono proseguiti da suo figlio Carlo, che li concluse senza rispettare completamente il progetto del padre. Il suo progetto prevedeva un grande edificio a pianta rettangolare, con uguali facciate rivolte una sulla piazza d’Armi, l’altra sul giardino e i quattro cortili interni.
Trono del Re - Reggia di Caserta
Trono del Re - Reggia di Caserta

Museo Reggia Caserta

All’interno della Reggia, vi è una Pinacoteca divisa in vari settori. Gli ambienti della pinacoteca sono stati allestiti per dare importanza alle opere che documentano le varie influenze artistiche e culturali della committenza borbonica e Farnese: vi è la sala dei Fasti Farnesiani, la sala Carlo di Borbone, la sala dei Borbone di Napoli, di Spagna e di Francia, la sala di Francesco I e di Ferdinando II. Il parco è un tipico esempio di giardino all’italiana, costruito con vasti prati, aiuole squadrate, e giochi d’acqua realizzati dalle fontane. Il parco comprende anche un Giardino Inglese voluto da Maria Carolina d’Austria, arricchito da piante esotiche, serre, aiuole e boschetti, che rendono questo percorso unico. Ci sarà molto da visitare, quindi, armatevi di scarpe comode e godetevi questo spettacolo.
Museo della Seta San Leucio Caserta - Foto di SALVATORE MONETTI da Pixabay
Museo della Seta San Leucio Caserta - Foto di SALVATORE MONETTI da Pixabay

Belvedere di San Leucio

Il Belvedere di San Leucio è un complesso monumentale che comprende il Palazzo Reale del Belvedere, con alcuni giardini, ed è famoso per la prestigiosa seteria reale che si trova al suo interno. Nel Museo della Seta, vi sono gli antichi strumenti e macchinari usati per la lavorazione e la produzione della seta, così rinomata nel mondo da essere richiesta da committenti quali il Vaticano, Buckingham Palace e persino la Casa Bianca. Un must da visitare, quando si è in gita a Caserta, è Caserta Vecchia. Casertavecchia è un borgo medievale fortificato a 4 km da Caserta, dal fascino irresistibile, caratteristico grazie ai suoi vicoletti, le sue casette, i ristorantini e le terrazze panoramiche, dove rivivrete l’atmosfera medievale di un tempo. Questo borgo è dal 1960 Monumento Nazionale Italiano ed una meta turistica ricercata, grazie alla bellezza del Duomo, del Campanile e i resti del castello. Il Duomo, fu edificato nel 1113 in stile romanico, con un imponente campanile di 32 metri d’altezza. Il castello, invece, risale all’879, e fu costruito prima ad uso abitativo, poi fortificato con quattro torri e un fossato. A settembre si svolge il festival “settembre al borgo” con spettacoli culturali, concerti e street food.  
 
Acquedotto Carolino - Caserta
Acquedotto Carolino - Caserta

L'Acquedotto Carolino

L’Acquedotto Carolino è una delle opere più ingegnose realizzate dai Borbone. Questo acquedotto, anche noto come acquedotto vanvitelliano, è stato realizzato da Luigi Vanvitelli, per fornire risorse idriche alle città di Caserta, alla Reggia e alla Real Colonia di San Leucio. Ispirato al modello degli acquedotti romani, questo acquedotto resta ad oggi un esempio di grandezza architettonica, idraulica e ingegneristica e tuttora conserva un incredibile fascino. La Cattedrale di San Michele Arcangelo è la chiesa principale della città di Caserta. Si trova nel centro della città, e a pochi passi dalle strade più famose della città, quali Via Mazzini, Piazza Vanvitelli e la Reggia. La Chiesa, conosciuta come Duomo di Caserta, si presenta in stile barocco ed ha tre navate. La sua facciata ha un’ampia scalinata in pietra e un portico chiuso da una cancellata. Al suo interno è possibile ammirare diverse opere d’arte e affreschi, come Il Trionfo di San Michele Arcangelo sul Demonio di Taglialatela e Le tre Marie al Sepolcro e Resurrezione di Cristo, realizzata da Paolo de Matteis. A Caserta vi è anche un bellissimo Planetario, sede di un piccolo museo a cinque sale, dove vengono organizzate visite guidate e spettacoli, in cui potrete esplorare il mondo dell’astronomia. Il Bosco Reale di San Silvestro una volta era una riserva di caccia reale, mentre ad oggi è un centro ambientale e Oasi del WWF. È nato per proporre un turismo ecosostenibile e rispettoso, e al suo interno vi sono diversi percorsi guidati e numerose attività, svolte nel rispetto dell’ambiente. L’Eremo di San Vitalino secondo la tradizione, fu costruito da San Vitaliano durante il suo eremitaggio in Miliarum, località del territorio di Caserta, dove visse per alcuni anni compiendo dei miracoli. La struttura nel corso del tempo è stata più volte rimaneggiata, alterando l’autenticità delle sue origini.
 

Movida e divertimenti

La sera la vita mondana si concentra principalmente nel centro, ricco di bar dall’architettura particolare, dove potrete concedervi un aperitivo, come il Gran Caffè Margherita, Baretto 99, Vieux Carrè o Mazzini Lounge. Lungo via Mazzini, nota come una tra le strade più eleganti del capoluogo, è possibile trovare grandi marchi internazionali, in quanto Caserta era una nota città commerciale e lì potrete concedervi un po’ di shopping. Difatti, vi sono numerose vie commerciali, come via San Giovanni, Corso Trieste, via Alois, via Vico, via San Carlo, via Pollio e via Crispo, senza considerare i centri commerciali che vi sono nei pressi della città.
Se dopo una passeggiata, avete voglia di godervi la buona tavola, a Caserta vi sono diversi tipi di ristoranti, come la Locanda Battisti, una trattoria che propone pesce fresco a prezzi contenuti, o anche l’Osteria da Miduccia, una tipica osteria che propone numerosi piatti prelibati. Potete anche provare “la migliore pizza del mondo” da Pepe in Grani a Caiazzo (dove tra l’altro viene organizzata una serata degustazione, dal nome Authentica) o da pizzerie come I Masanielli. Se invece siete amanti della cucina gourmet, provate Prosit, un elegante ristorante al centro di Caserta, dove degusterete piatti tradizionali rivisitati. Per mangiare buona carne, invece ci sono The Meat, Punto 17 e Malto Reale. Dopo cena, potete passare da Radici Clandestine a gustare un buon cocktail. Se invece volete scatenarvi in pista, ci sono il Basile Apartment, il Mono Club House Music e lo Studio Uno.
Per chi avesse voglia di rilassarsi, a Caserta ci sono anche delle Spa, come il Grand Hotel Vanvitelli e ITV Resort and Spa, o anche le Terme di Telese.
Per chi volesse immergersi nella natura, c'è il Bosco di San Silvestro che un tempo, insieme a San Leucio, era parte del Parco Reale e del Giardino all’Inglese. Il bosco, è stato riconosciuto come Sito di interesse della Comunità Europea ed inserito nel Sito dell’UNESCO e, ad oggi, è un’Oasi del WWF, che protegge questo luogo organizzando anche numerosi eventi.
Clima, curiosità e consigli
Clima: nella provincia di Caserta vi è la zona pianeggiante più estesa della regione e il clima ne è influenzato. Durante la stagione estiva, questa zona è una delle più calde della Campania, con temperature massime che possono anche raggiungere i 36°-38°.
L’inverno nella piana casertana è complessivamente mite, ma non vanno esclusi periodi di freddo intenso.
Curiosità: uno degli aneddoti più interessanti, riguardanti la Reggia di Caserta, riguarda la catalogazione di oggetti da parte dei funzionari piemontesi, in seguito all’annessione del Regno delle Due Sicilie, avvenuta nel 1861. Quando i funzionari si trovarono di fronte a un oggetto mai visto, un ufficiale sabaudo scrisse: << strano oggetto sconosciuto a forma di chitarra>>. Quello strano oggetto, era proprio il bidet.
Consigli: essendo la Reggia di Caserta invasa dai turisti, vi consigliamo di evitare il weekend per visitarla. Inoltre, è possibile acquistare precedentemente il biglietto online, pagando un sovrapprezzo di 1 euro.
Per muovervi all’interno del parco, vi consigliamo di prendere la navetta che vi porta in cima e di scendere a piedi (se siete atletici, potete anche salire a piedi). Da non perdere è il bagno di Venere, l’angolo più romantico del parco.
Città d'Arte Italiane