I borghi più belli dell'Umbria

L'Umbria e le sue perle

In Umbria, vi sono numerosi borghi medievali, tra i più pittoreschi del nostro paese. L’Umbria è una regione dalla lunga storia, con un’identità artistica ed architettonica unica nel suo genere. In un’atmosfera naturalistica, potrete esplorare questa regione, tra vicoli acciottolati, balconi fioriti, chiese e basiliche di gran valore. Questa regione, che nasce nel cuore dello stivale e si estende sul medio bacino del Tevere, è caratterizzata da colline, monti e valli immerse nel verde. L’Umbria è anche bagnata dal Lago Trasimeno, il maggiore lago dell’Italia centrale, e in quest’area sono ancora presenti i resti di insediamenti etruschi, in particolar modo nell’area di Castiglione del Lago, caratterizzata da un’atmosfera rilassante e da scorci romantici. Nei pressi di Terni, invece, si trova il meraviglioso Parco Naturale della Cascata delle Marmore, tra le più alte d’Europa, che nel corso del tempo ha affascinato numerosi poeti ed artisti. Le Cascate, che si tuffano nel fiume Nera, sono fiancheggiate da una rigogliosa vegetazione e sono la meta ideale per gli amanti della canoa, del kayak e non solo.
I borghi più noti della regione sono: Assisi, Spello, Norcia, Castiglione del Lago, Bevagna, Spoleto, Todi e Gubbio.
Assisi - Foto di Annie de Jonge da Pixabay
Assisi - Foto di Annie de Jonge da Pixabay

Assisi

Come rivelava Giosuè Carducci, “Assisi è una gran bella cosa, paese, città e santuario”. Assisi ha sia l’aspetto di borgo, che quello di città. L’aspetto di borgo si deve alla sua posizione, in quanto è arroccato in cima a una collina che guarda sulla valle e città perché ha avuto un ruolo importante nel corso della storia: difatti, è partito da qui San Francesco per seguire il suo scopo (ossia quello di cambiare la chiesa). Assisi è anche un Santuario, poiché grazie al passaggio di San Francesco e Santa Chiara, vi sono numerosi luoghi sacri, che attirano fedeli da tutto il mondo. Oltre ai luoghi religiosi in cui hanno lasciato l’impronta Giotto e Simone Martini, ad Assisi vi sono una Rocca, una Pinacoteca Civica, un Tempio della Minerva e una suggestiva Piazza del Comune. La Basilica di San Francesco fu edificata nel 1230 in seguito alla santificazione di San Francesco. Questa Basilica è composta da due chiese sovrapposte. La Basilica inferiore e quella superiore, dove vi è una cripta con la tomba del Santo. Le due chiese rappresentano la testimonianza della storia italiana, ci hanno lavorato Cimabue, Giotto, i Lorenzetti e Simone Martini. Un’altra chiesa legata al santo, risiede a 4 km dal centro di Assisi, ed è la Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, costruita al fine di proteggere alcuni luoghi suggestivi che caratterizzavano la vita del Santo.
Assisi Monastero di San Francesco - Foto di ADMC da Pixabay
Assisi Monastero di San Francesco - Foto di ADMC da Pixabay
La Porziuncola è nota per essere stata il luogo in cui San Francesco compose il Cantico delle Creature e dove ebbe la visione in cui Gesù gli conferiva l’indulgenza. Un luogo suggestivo della Porziuncola è il Roseto dove, secondo il racconto, le piante a contatto con il corpo del santo perdono le spine. La Basilica di Santa Chiara è importante specialmente perché rappresenta il rapporto che Santa Chiara aveva con il Santo. Difatti Santa Chiara scappò dalla sua famiglia agiata, all’età di 18 anni, per unirsi a Francesco e ai primi frati nella chiesetta di Santa Maria degli Angeli, già allora nota come Porziuncola. Successivamente si trasferì nella Chiesa di San Domenico, dove fondò l’ordine delle Clarisse. Il Tempio di Minerva è così suggestivo, da aver lasciato a bocca aperta anche Goethe, quando nel 1786 arrivò ad Assisi. La facciata è perfettamente conservata, con le sei colonne che poggiano sulla scalinata, sormontate da un capitello in stile corinzio. La principale piazza della città, è Piazza del Comune, una piazza costruita dove un tempo vi era un Foro romano. In questa piazza, si affacciano i principali edifici, come: Palazzo del Capitano del Popolo e Palazzo dei Priori (ad oggi sede del municipio di Assisi). Anche se vi abbiamo parlato della Basilica di San Francesco, come luogo sacro per eccellenza, il principale luogo religioso della città è il Duomo di San Rufino. È la chiesa più antica di Assisi e si ritiene che sorgesse dove un tempo vi era un tempio dedicato alla Bona Mater. Fu costruito nel XII secolo in onore di San Rufino, vescovo e martire del III secolo. Il Duomo è simbolo della spiritualità della città, poiché fu proprio in questa chiesa che vennero battezzati San Francesco e Santa Chiara. La facciata è uno degli esempi più belli di gotico-umbro.
Assisi Torre Popolo - Foto di Valter Cirillo da Pixabay
Assisi Torre Popolo - Foto di Valter Cirillo da Pixabay
 Il palazzo che spicca per la sua maestosità, è Palazzo Vallemani, che si trova a pochi minuti da Piazza del Comune. Al piano nobile, completamente affrescato da pittori umbri e toscani del 1600, risiede la Pinacoteca Comunale, con numerosi affreschi risalenti al medioevo e al rinascimento. Tra le opere più importanti, vi sono una Maestà attribuita a Giotto e alcuni dipinti del Perugino, mentre nelle sale del primo piano vi è il Museo della Memoria, Assisi 1943-1944, dove viene rivelata la storia dei 300 ebrei salvati dallo sterminio nazista. Al di sopra della città, vi è la Rocca Maggiore di Assisi, la cui prima costruzione, risalente al 1183, fu voluta da Federico Barbarossa. Durante una rivolta popolare fu distrutta, per poi essere ricostruita dal Cardinale d’Albornoz nel 1365 e, successivamente, fu modificata da numerosi artisti. Ad Assisi vi è anche una tradizione culinaria ben radicata. Potrete gustarvi taglieri arricchiti da Umbricelli, stringozzi, miele, bruschette, insaporite dall’olio locale e dal rinomato tartufo. Come detto in precedenza, tra i piatti tipici ritroviamo gli stringozzi e gli umbrichelli, solitamente accompagnati da sughi a base di maiale, lepre o cervo, una squisita carne e il pecorino. Inoltre, in questa zona vengono prodotti ben 5 DOC: rosso, rosato, novello, bianco e Grachetto.
borgo di Spello - Foto di<br>milito10 da Pixabay
borgo di Spello - Foto di
milito10 da Pixabay

Spello

Spello rientra tra i borghi più belli d’Italia. È un piccolo borgo ricco di patrimoni artistici, partendo dall’epoca romana, sino ad arrivare al rinascimento. Spello è nota anche per le sue Infiorate, delle ricche composizioni floreali create ogni anno in occasione del Corpus Domini. Potete iniziare il vostro tour, partendo dalla cinta di Mura Romane che ad oggi appare ancora intatta, dalla quale si aprono tre porte: Porta Urbica, Porta Consolare e Porta Venere. Da non perdere è la Chiesa di Santa Maria Maggiore, dove risiede la famosa Cappella Baglioni e gli affreschi del Pinturicchio. Merita una visita anche la Casa romana, risalente al I secolo d.C., la quale fu riportata alla luce grazie agli scavi eseguiti sotto al Municipio. Secondo l’iscrizione sulle mura, l’edificio sembra risalire a Vespasia Polla (madre di Vespasiano) ed è ancora possibile ammirare l’atrio con la pavimentazione originaria a mosaico. Proseguendo il vostro tour, troverete la Chiesa di S. Andrea, costruita nel 1258 e ad oggi sede di una comunità di Frati minori fondata da Andrea Caccioli e la Chiesa di San Lorenzo, con una facciata molto particolare, che rappresenta la fusione degli stili di diversi secoli. Come rivelato in precedenza, l’Infiorata del Corpus Domini è un evento imperdibile che si tiene tra maggio e giugno. Le piccole vie acciottolate, vengono decorate con bellissime composizioni di fiori, realizzate dagli abitanti del luogo o da vari artisti, rendendo la città “la capitale dei fiori”. Se volete saperne di più, riguardo la storia e l’arte di questo borgo, visitate il Museo Civico e la Pinacoteca di Spello. Il Museo ha sede nel Palazzo dei Canonici (XVI sec) e custodisce importanti opere d’arte comprese tra il XIII e il XVIII secolo. Villa Costanzi, conosciuta come Villa Fidelia, venne edificata sulle rovine di un santuario romano e presenta una struttura a terrazzamenti e fu costruita per volere della famiglia Urbani nel Cinquecento. È sede di eventi culturali e concerti e ha al suo interno un meraviglioso parco ricco di alberi secolari e un palazzo settecentesco. La storia e la tradizione del luogo, sono anche racchiuse nella sua tradizione culinaria. Tra i piatti tipici da provare, vi sono gli gnocchi di patate rosse di Colfiorito al ragù d’oca, l’insalata di rapunzoli (ravanelli) e numerosi legumi. Non perdetevi la risina (una varietà di fagiolo), i ceci di Spello e la cicerchia. 
Norcia la Piazza - Foto di fausto manasse da Pixabay
Norcia la Piazza - Foto di fausto manasse da Pixabay

Norcia

Norcia è un comune della provincia di Perugia, nel cuore dell'Appennino umbro-marchigiano. Norcia è una cittadina i cui primi insediamente risalgono al Neolitico ed è stata anche conquistata dai Romani, nel III secolo a. C., infatti, è proprio ai Romani che Norcia deve il suo nome, derivante dalla Dea Romana della Fortuna, Northia. Data la sua posizione al centro dell'Appennino, Norcia è stata ed è spesso teatro di disastrosi terremoti che l'hanno, più volte, rasa al suolo. L'ultimo importante terremoto che ha causato gravi danni alla cittadina è avvenuto la notte del 26 ottobre 2016. Con questo terremoto è crollata una gran parte della Basilica di San Benedetto, risalente al XIII secolo. Proprio a causa dei terremoti, l'inestimabile patrimonio artistico di Norcia è andato perso nel tempo, distrutto dagli eventi catastrofici che sono avvenuti in tutto il Centro Italia. Infatti, chiese come la Cattedrale di Santa Maria Argentea o il Palazzo Comunale, hanno subito ingenti danni durante il terremoto del 2016 e sono ad oggi inagibili. Tuttavia, Norcia resta comunque un bellissimo borgo in cui poter visitare tantissimi edifici storici, come la Castellina, il palazzo fortificato in cui, un tempo, risiedeva il governatore pontificio. Oggi, la Castellina è un museo che ospita mostre temporanee. Norcia è, inoltre, molto famosa per la sua gastronomia, infatti dal nome della cittadina derivano le famose norcinerie, ossia le macellerie del centro Italia, in cui si vende esclusivamente carne suina, in forma di Prosciutti, salami e porchetta. Il Prosciutto di Norcia è un prodotto IGP ed è famoso per essere coperto da grani di pepe rosa. Da provare è anche la Corallina di Norcia, un salame molto particolare.
Castelluccio di Norcia - Foto di GBSurf da Pixabay
Castelluccio di Norcia - Foto di GBSurf da Pixabay

Castelluccio di Norcia

Situato all’interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, vi è il borgo di Castelluccio di Norcia, che fa parte della frazione del Comune di Norcia ed è uno borgo abitato da appena 150 persone, famoso anche a livello internazionale per il suo tartufo. Il borgo è piccolo ed è possibile visitarlo a piedi. Nel cuore del borgo, da non perdere sono la Chiesa di Santa Maria Assunta risalente al XVI secolo, i resti della fortificazione cinquecentesca e la Chiesa del Santissimo Sacramento. Passeggiando per le sue stradine, potrete respirare l’atmosfera caratteristica di questo borgo, perdendovi nelle bellezze della natura dell’altopiano sottostante. Esplorando le sue stradine acciottolate, cattureranno la vostra attenzione le scritte in calce bianca sui muri, che rivelano una storica tradizione popolare, secondo cui i compaesani scrivevano frasi divertenti nel loro dialetto. Prima di lasciare il borgo, fermatevi in qualche piccola bottega e comprate le lenticchie di Castelluccio di Norcia. Per gli amanti del trekking e delle escursioni, c’è il Monte Vettore, tra i più alti dell’Appennino, dove è possibile visitare il Lago di Pilato e la Grotta della Sibilla, considerata secondo la leggenda la porta d’ingresso al regno sotterraneo della Regina Sibilla, abitata (sempre secondo la leggenda) da una creatura magica. Se visitate il borgo d’Inverno, potete godervi la neve e gli sport invernali, mentre d’Estate potete perdervi tra i profumi e i colori della Fioritura della piana di Castelluccio di Norcia. È anche possibile provare il volo in deltaplano o il parapendio, oppure passeggiare a cavallo godendosi appieno la natura e i colori del luogo. Se siete appassionati di magia, il luogo offre anche numerosi itinerari riguardanti le leggende e i miti che raccontano di folletti, fate e streghe che abitano il luogo.
Castiglione sul Lago Trasimeno - Foto di Marco<br>Pomella da Pixabay
Castiglione sul Lago Trasimeno - Foto di Marco
Pomella da Pixabay

Castiglione del Lago

Castiglione del Lago è un borgo che sorge su un promontorio situato sulla riva occidentale del lago Trasimeno. Questo borgo deve il suo nome allo stemma della famiglia che anticamente dominava il luogo: il nome infatti deriva dal latino Castellum Leonis, volgarizzato in Castellioni. L’antico borgo, ancora cinto da mura con tre porte d’accesso, ha mantenuto tutt’oggi la sua struttura di città romana; rimodellata nel corso dei secoli, è possibile ammirarla oggi grazie all’aspetto rinascimentale che i Signori Della Corgna hanno dato al luogo. Questo borgo, grazie alla sua posizione, vi regalerà paesaggi spettacolari. Esplorando i vicoli, potrete ammirare il Palazzo Ducale della Corgna, un’antica residenza dei signori del borgo che ha ospitato numerosi personaggi di spessore (quali Leonardo da Vinci e Niccolò Machiavelli) e le sue sale sono arricchite da bellissimi affreschi di artisti come Pomarancio e Savini. La Chiesa di San Domenico di Guzman, è di certo la chiesa più importante del borgo, con un soffitto a cassettoni e le tombe dei cittadini più noti della città. Da non perdere è la Rocca del Leone, dove potrete camminare sui bastioni e rivivere la storia del luogo. Nel borgo vengono organizzati anche eventi interessanti, come la Sagra del Tulipano, con le sfilate dei carri decorati da fiori, costumi e addobbi tipici.
Borgo di Bevagna - Foto di fausto manasse da Pixabay
Borgo di Bevagna - Foto di fausto manasse da Pixabay

Bevagna

Bevagna è un borgo ben conservato tra le mura romane e medievali, che mantiene l’assetto urbanistico risalente al XII-XIII secolo. Una importante testimonianza dell'epoca romana sono i resti di un tempio, che nel corso dei secoli è diventato prima la Chiesa della Madonna della Neve e, ad oggi è un edificio termale dove è visibile un mosaico pavimentale risalente al II secolo d.C. Il borgo si è sviluppato sull’impianto della città romana: in piazza Silvestro primeggia il palazzo dei Consoli (costruito probabilmente da Maestro Prode nel 1270), che ospita il Teatro Francesco Torti e tre edifici religiosi, quali la chiesa di San Michele, la chiesa di San Domenico e la chiesa di San Silvestro Giacomo. Dopo piazza Silvestri, percorrendo via Santa Margherita, giungerete dinanzi alla chiesa e Monastero di Santa Margherita, ristrutturata nel XVII secolo. Salendo sul punto più alto della città, nei pressi di piazza Garibaldi, è possibile ammirare la Chiesa e il Convento di San Francesco, costruiti alla fine del XIII secolo. La facciata ha una navata ed un elegante portale e al suo interno è possibile ammirare i dipinti di Dono Doni e Ascensidonio Spacca. Nell’ultima decade di giugno, non perdetevi il Mercato delle Gaite, in cui personaggi in costumi tipici vi riproporranno gli antichi mestieri di un tempo. Come specialità del luogo vi sono le chioccole, gli gnocchi al Sagrantino e gli gnocchi ripieni di carne, i crostini con fegatini e milza e i tozzetti col vinsanto.
Spoleto Umbria - Foto di fausto manasse da Pixabay
Spoleto Umbria - Foto di fausto manasse da Pixabay

Spoleto

Spoleto è considerato tra i borghi più belli dell’Umbria, ha le dimensioni di una città ed una storia che va dalla preistoria al rinascimento. Spoleto, antica capitale dei ducati longobardi, vi lascerà senza fiato grazie alla ricchezza del suo patrimonio storico-artistico. Herman Hesse, in una cartolina indirizzata alla moglie scriveva su Spoleto: "Spoleto è la scoperta più bella che ho fatto in Italia […], c’è una tale ricchezza di bellezze pressoché sconosciute, di monti, di valli, foreste di querce, conventi, cascate!” Potete iniziare il vostro tour partendo dalla Rocca Albornoziana, che primeggia sulla città. Quest’ultima, si divide in due aree distinte: Il Cortile d’onore, dove risiede il Museo Nazionale del Ducato e il Cortile delle Armi, con un teatro all’aperto. Il Ponte delle Torri, simbolo del borgo, unisce la Rocca e il Monteluco. È lungo 230 metri e alto 82 metri e fu probabilmente eretto tra il Duecento e il Trecento. Visitando il Teatro Romano, potrete rivivere l’atmosfera che si respirava quando Spoleto faceva parte dell'Impero Romano, proprio come era un tempo. Proseguendo potrete ammirare anche Palazzo Mauri (sede della biblioteca comunale), la Chiesa di Sant’Ansano e la Cripta di Sant’Isacco e l’Arco di Druso e Germanico.
Duomo di Spoleto - Foto di<br>fausto manasse da Pixabay
Duomo di Spoleto - Foto di
fausto manasse da Pixabay
Varcando l’arco, prima di arrivare in Piazza del Mercato, potrete vedere l’ingresso di Palazzo Leti Sensi, che un tempo era il palazzo del podestà mentre ad oggi viene utilizzato come sede di mostre ed eventi. In piazza del Duomo non perdetevi la Cattedrale di Santa Maria Assunta, simbolo dell’architettura romanica, dove sono custoditi importanti affreschi di Pinturicchio e di Filippo Lippi. Se volete vivere Spoleto appieno, vi consigliamo di concedervi un Giro della Rocca: un tour panoramico da cui potrete ammirare la valle spolentina. Se guardando tutto il verde che vi circonda, vi verrà voglia di fare un tuffo nella natura vi consigliamo una passeggiata nel Bosco sacro del Monteluco, un bosco costituto principalmente da lecci, che si snoda tra numerosi sentieri che vi condurranno in numerose zone di interesse storico e naturalistico. Dopo aver esplorato il borgo, vi consigliamo di fermarvi in un ristorantino tipico e provare il famoso tartufo nero, protagonista della cucina spolentina. Da provare è anche il sedano di Trevi, da provare sia crudo che accompagnato dall’olio di Trevi. Come dessert provate la crescionda, un dolce a base di uova, farina, cioccolato, amaretti e mistral.
Borgo di Todi - Foto di Manfred<br>Reinert da Pixabay
Borgo di Todi - Foto di Manfred
Reinert da Pixabay

Todi

Famosa per essere “la città più vivibile del mondo”, Todi è una cittadina medievale elegante e caratteristica, che sorge in cima a una collina, sull’incantevole valle del Tevere. Situata a pochi chilometri da Perugia e Orvieto, la cittadina è protetta da tre cerchia di mura (etrusche, romane e medievali), dove sono custoditi numerosi tesori. Il cuore della vita cittadina, è Piazza del Popolo, dove si affacciano alcuni tra gli edifici più importanti del centro storico. Qui potrete ammirare il complesso del Palazzo Comunale, formato dal Museo lapidario, la Pinacoteca Civica e il Museo Etrusco Romano, Palazzo del Capitano e Palazzo dei Priori, che fu terminato nel XIV secolo. Il Duomo, edificato nel XII secolo sui resti di un tempio dedicato al Dio Apollo, è contraddistinto da una scalinata d’accesso e da una facciata romanica. Dalla cima della gradinata, potrete anche scattare foto e godervi lo spettacolo della piazza. Poco distante dal Duomo, vi è la Chiesa di San Fortunato, edificata nel XIII secolo per il santo patrono della città, dove è custodita all’interno della cripta, la tomba di Jacopone da Todi, un famoso poeta e umanista.  Todi è bella anche… nel sottosuolo. Infatti, al di sotto di Piazza del Popolo, è possibile visitare le Cisterne costruite dai romani, che un tempo raccoglievano l’acqua romana. Se volete vivere l’atmosfera medievale di un tempo, passeggiate
Todi Tempio della Consolazione - Foto di fausto manasse da Pixabay
Todi Tempio della Consolazione - Foto di fausto manasse da Pixabay
per i borghi medievali di Ulpiano, Nuovo e Porta Fratta. All’interno dei vicoletti acciottolati, troverete antiche botteghe artigiane. Nei pressi di Piazza Garibaldi, potrete godervi la vista sulla campagna sottostante, o salire sul campanile di San Fortunato, da cui potrete vedere anche Perugia.Per godervi un po’ di pace e relax, visitate il Tempio della Consolazione, eseguito nel XVI secolo grazie al progetto di Bramante. L’edificio ha una struttura a pianta centrale, sormontata da una cupola e, sull’altare, è custodita un’antica immagine della Madonna, che secondo la tradizione era miracolosa. Nei dintorni di Todi, potrete anche visitare i castelli che un tempo rappresentavano il sistema difensivo del territorio. Dopo aver esplorato questo bellissimo borgo medievale, godetevi la sua buona tavola. Sulle tavole è presente sicuramente il pan caciato (un panetto arricchito da noci formaggio e uvetta), così come la palomba alla ghiotta, magari accompagnata da un Grechetto di Todi DOC.
Gubbio - Foto di fausto manasse da Pixabay
Gubbio - Foto di fausto manasse da Pixabay

Gubbio

Grazie alle sette tavole bronzee Eugubine scritte in lingua umbra, conservate nel locale Museo civico Palazzo dei Consoli, possiamo affermare che le origini di Gubbio risalgono al culmine della civiltà umbra. Passando in mani Romane, poi dei Goti (552), poi dei Bizantini (592), poi dei Longobardi,  (772), nel XII secolo Gubbio, con la guida spirituale del vescovo Ubaldo, vinse una guerra contro Perugia e altre città vicine. Grazie alla sua florida attività manifatturiera, maioliche, raggiunse l'apice nel XIV secolo, quando la cittadina prese le fattezze di un borgo mediaevale ricco di monumenti. Dal 1384 divenne parte del Ducato di Urbino e con questo passò alla Chiesa nel 1631. Oggi Gubbio è tra i borghi più antichi, ma anche meglio conservati dell'Umbria. Bellissima testimonianza del passato è il teatro romano situato appena fuori le mura. La monumentale basilica di Sant'Ubaldo, custode delle spoglie del santo patrono. Da vedere il complesso urbanistico di Palazzo dei Consoli (XIV secolo), simbolo della città e sede museale, la piazza pensile (piazza Grande) e il palazzo Pretorio, oggi sede del Municipio. Da vedere, inoltre, palazzo Benipalazzo del Bargello con la famosa fontana detta "dei Matti", e palazzo del Capitano del Popolo
Gubbio - Foto di sebastiano<br>iervolino da Pixabay
Gubbio - Foto di sebastiano
iervolino da Pixabay
Il palazzo Ducale, di epoca rinascimentale, è testimone del ricco periodo vissuto sotto la signoria dei Montefeltro. Bellissima la Cattedrale (XII secolo), dedicata ai Santi Mariano e Giacomo, Santa Maria Nuova, al cui interno si trova la Madonna del Belvedere di Ottaviano Nelli, la chiesa di Sant'Agostino (XIII secolo) appena fuori le mura, San Pietro e la chiesa di Sant'Andrea o Monastero di San Marziale. La chiesa di San Domenico fu costruita dai Domenicani insediatisi nel vicino convento all'inizio del XIV secolo, sulla più piccola chiesa di San Martino, già esistente nel 1180. Nel Medioevo il mercato si svolgeva nell'attuale piazza Quaranta Martiri, che ospita la chiesa di San Francesco, eretta presso il fondaco degli Spadalonga, famiglia che accolse e vestì San Francesco dopo l'abbandono della casa paterna. Di fronte, è possibile ammirare la Loggia dei Tiratorie, sempre nei pressi, la chiesa di San Giovanni, probabilmente uno degli edifici religiosi più antichi della città. Fuori dalle mura, da vedere il Mausoleo romano, la chiesa di San Secondo, la chiesa della Madonna del Pratoe la chiesa della Vittorina. Se volete rilassarvi, non mancate una visita al Parco naturalistico  del Monte Cucco, con la suggestiva Gola del Bottaccione. Non lasciate la “città dei matti” senza aver fatto un giro al Parco Ranghiasci, area verde che si arrampica lungo le vecchie mura partendo da una delle antiche porte della città e che offre una delle migliori viste su Gubbio. Non tutti sanno che a Gubbio potete aggiudicarvi la “patente dei matti”. Come? Raggiungete Largo Bargello dove troverete una piccola fontana attorno alla quale dovrete girare tre volte per guadagnarvi la patente di matti (e la cittadinanza eugubina)! Se non soffrite di vertigini vale la pena di salire sulla cima del Monte Ingino (908 s.l.m.) con la funivia per ammirare la Basilica di Sant’Ubaldo che ospita le spoglie del santo e i famosi ceri. Obbligatorie una visita a una delle antiche botteghe di fabbri che si troverete in giro per il paese, dove ancora oggi si lavorano a mano materiali incandescenti battendoli sull’incudine.
Pat Metheny Umbria Jazz - Foto di Marcello<br>Migliosi da Pixabay
Pat Metheny Umbria Jazz - Foto di Marcello
Migliosi da Pixabay

Divertimenti

Per i più golosi  è possibile prenotare una visita alla storica Perugina, la casa del cioccolato umbro, famosa per i suoi Baci, semplicemente andando sul sito dell'azienda. E, a proposito di cioccolato, se deciderete di andare in Umbria in ottobre, prestate attenzione alle date che sceglierete così da poter andare all'Eurochocolate di Perugia. L'evento si tiene, solitamente, tra la seconda e la terza settimana di ottobre, quando Perugia diventa la capitale del cioccolato. Per chi ama la buona musica, in particolare quella Jazz, non perdetevi l'Umbria Jazz Festival, che solitamente si svolge nel mese di luglio, a Perugia. Potrete, invece, organizzarvi per visitare Spoleto, duante il Festival dei Due Mondi, una grande manifestazione culturale che si tiene solitamente in dicembre e vede la presenza di numerose personalità teatrali di spessore, come Eleonora Abbagnato e Roberto Bolle. Infine, per gli amanti della buona tavola, ci sono tantissime osterie dove potrete provare i prodotti della cucina umbra. 
Cascate delle Marmore - Foto di crilaman da Pixabay
Cascate delle Marmore - Foto di crilaman da Pixabay
In Umbria, immersi nel verde, potrete dedicarvi alle escursioni, alla bici e mountain bike, al torrentismo, rafting e agli sport acquatici o, se siete più coraggiosi, agli sport estremi come il deltaplano, il parapendio o il volo in mongolfiera. Ad alta quota, potrete ammirare dall’alto colline, vigneti e borghi medievali, godendovi la natura e i paesaggi mozzafiato. Se amate i cavalli, potrete anche concedervi una cavalcata tra le sue dolci colline o, semplicemente, rilassarvi all’ombra di un albero e godervi le bellezze di questa terra. Per chi decide di visitare l'Umbria, girando in auto, vi consigliamo di "sconfinare" e fare una visita alla Cascata delle Marmore, in provincia di Terni. Si tratta della più alta cascata d'Europa, costituita da 3 salti, un dislivello complessivo di 165 m. Qui, se siete fortunati, avrete anche la possibilità di vedere tantissimi uccelli, come il Martin Pescatore e l'Usignolo.
Clima, curiosità e consigli
Clima: il clima dell’Umbria ha carattere di continentalità rispetto alle altre regioni Centro-Meridionali. La presenza dei rilievi appenninici in Umbria, condiziona il clima in questa regione. Le estati sono calde, con valori che superano anche i 30° C, mentre sulla fascia montana, le temperature sono mitigate dall’altitudine, ed hanno un ruolo importante anche i temporali, che frenano la calura estiva. In inverno a condizionare il clima, vi sono i venti provenienti da Nord o da Nord-Est che portano anche neve sui rilievi. Le temperature, nelle zone appenniniche, possono raggiungere anche punte di -30°C.
Curiosità: secondo una leggenda, un frate tedesco portò a Perugia l’anello nuziale della Madonna, dopo diverse avventure e malefici. Ad oggi, si dice che nella Cattedrale di San Lorenzo, in piazza 4 novembre, vi siano le reliquie della fede nuziale della Madonna e che, per aprirle, siano necessarie ben 14 chiavi.
Consigli: se volete godervi l’atmosfera di questa regione, vi consigliamo di alloggiare in residenze storiche, fatte in pietra ed immerse nel verde.
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